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Maggio,7,2024

MIMMO LUCANO, CONDANNATO PER REATO DI SOLIDARIETÀ: PRESIDIO A SIENA

Condannato per solidarietà. Con questo slogan una ventina tra associazioni, sindacati e partiti si sono dati appuntamento a Siena, per un sit-in di solidarietà in favore di Mimmo Lucano davanti al tribunale. “Avere una sentenza su un candidato tre giorni prima del voto è abbastanza per accendere un focus su questo. Detto questo non modifica il nostro ragionamento sull’indipendenza della magistratura e sul fatto che le sentenze si rispettano” ha dichiarato il segretario del Pd, Enrico Letta, a La7. “Non esiste, rispetto a una candidato, che la sentenza venga espressa tre giorni prima. Credo che ci fossero tutti i tempi per evitare un impatto così evidente”. Poi, sulla sentenza il segretario dem ha sottolineato che “13 anni non si danno più nemmeno agli assassini, questa è la cosa clamorosa”. La condanna in primo grado viene considerata abnorme dai difensori di Mimmo Lucano. Rappresenta quasi il doppio rispetto a quanto aveva chiesto il pubblico ministero: da 7 anni e 11 mesi si è passati infatti a 13 anni e 2 mesi. Come si dice in questi casi è necessario attendere le motivazioni della sentenza ma già in base al dispositivo letto in aula qualche spiegazione è possibile. Prima di tutto un fatto è già stato messo nero su bianco: Mimmo Lucano non è stato condannato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. All’ex sindaco vengono invece contestate violazioni contro la pubblica amministrazione (peculato, truffa, falso e abuso d’ufficio). Tutti questi reati che sarebbero stati commessi da Lucano non sono stati ritenuti legati da un «medesimo disegno criminoso» ma disgiunti tra loro. Il tribunale ha fatto una sorta di somma aritmetica tra le singole accuse. E questo spiega il «salto» tra richieste dei pm e conclusioni maturate nella sentenza.

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