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Aprile,28,2024

FORESTAZIONE, SINDACATI VERSO LO SCIOPERO

“Come concordato nell’incontro con l’Assessore alla Forestazione Gianluca Gallo, nel contesto della mobilitazione unitaria a sostegno del comparto idraulico-forestale davanti alla Cittadella della Regione Calabria con centinaia di lavoratori forestali, abbiamo avuto un ulteriore incontro alla Regione sul settore al quale, oltre all’assessore, erano presenti i dirigenti del Dipartimento competente”. Lo scrivono i segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino. “Abbiamo nuovamente messo sul tavolo i problemi più urgenti di un settore strategico per la Calabria, per il suo territorio e le sue comunità, come quello forestale: il recupero delle risorse statali cancellate dalla finanziaria 2019 con 40 milioni di euro e la necessità che siano integrate nel decreto Sostegni bis; un ulteriore impegno della Giunta regionale per la copertura economica 2021; la garanzia delle retribuzioni per i lavoratori forestali calabresi per l’anno in corso e la conseguente possibilità di svolgere tutte le attività previste; l’applicazione del contratto integrativo regionale forestale siglato nel lontano 2019, ad oggi non recepito dalla Giunta, mentre continua ad essere applicato quello scaduto addirittura nel 2011; l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro; la necessità di promuovere e sostenere un urgente ricambio generazionale in un comparto che di anno in anno perde centinaia di lavoratori, con il rischio che non siano più garantite azioni fondamentali per la tutela del territorio e del bosco, il servizio Aib, Antincendio boschivo, attività di prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico e mitigazione del rischio idraulico”. Il confronto non avrebbe soddisfatto i sindacati che proseguiranno con lo stato di agitazione. Nei prossimi giorni gli Esecutivi unitari definiranno le modalità dello sciopero generale per rivendicare contrattazione, risorse e investimenti per il settore forestale, per oggi e per il futuro. Servono un cambio di passo e un impegno comune sia delle istituzioni nazionali e regionali che di tutta la politica in questa delicata vertenza regionale che non riguarda solo i 5.000 lavoratori coinvolti, ma tutta la popolazione calabrese.

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