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Crotone
Aprile,27,2024

CALVARIO SENZA FINE, NUOVA SCONFITTA PER IL CROTONE. ALLO SCIDA FA FESTA LA SPAL

Decima sconfitta stagionale (vorremmo non contarle più ma purtroppo non è così) per il Crotone che anche contro la Spal si deve arrendere e certificando anche il fatto che lo stadio Ezio Scida, il suo stadio di casa, sta diventando un tabù. Non è servita l’iniziativa dei prezzi stracciati se poi alla fine i paganti sono stati solo poco più di duemila. Ma con questa squadra che dà pochi segnali di risveglio appare quasi scontato che la gente, lo sportivo e non i tifosi veraci (quelli ci sono comunque) rimangano a casa. La classifica è tremendamente compromessa, forse non del tutto ma otto punti in sedici gare è un bottino che lascia poche speranze. E pensare che lo scorso anno in Serie A contro Inter, Milan, Juve, Roma e Napoli il Crotone aveva 9 punti, uno in più di adesso anche se era ultimo. Quest’anno contro (con tutto il rispetto) Alessandria, Como, Cosenza, Vicenza e Ternana i punti sono solo 8 per quello che sembra un calvario senza fine. Marino, dopo la sfortunata prova di Terni, sembrava avesse trovato l’equilibrio giusto e infatti al fischio d’inizio sono gli stessi 11 del Liberati a scendere in campo. Ma anche questa volta la partenza ha fatto la differenza ma mentre a Terni Festa ha detto due volte no ai padroni di casa Melchiorri, al primo tocco e dopo due minuti, cambia il destino alla gara. Il Crotone si vede costretto a riscostruire una gara fin dall’inizio e per poco non becca al il secondo gol all’8’ (Nedelcearu chiude efficacemente) ma è poco cinico quando all’11’ Viviani sbaglia un retropassaggio permettendo a Vulic di entrare in area e puntare Pomini. Ma invece di calciare apre per Mulattieri che non si aspettava tutta questo altruismo al punto di arrivare in ritardo sul pallone. Il Crotone gioca ma non brilla, checché ne dica Marino in sala stampa. Vero che Pomini ha fatto un po’ di parate ma non certo miracoli. Clotet e i suoi ragazzi hanno controllato agevolmente la gara e ad andare al riposo avanti nel punteggio. Dopo il risposo che succede? Che Zanellato regala ingenuamente un angolo agli avversari. Viviani la scodella sulla testa di Mancosu che batte tutti in acrobazia e la butta dentro. È solo il 4’ della ripresa, di tempo ce n’è ma il Crotone diventa brutto e prevedibile. Protesta per un presunto fallo su Estevez in area che Sozza forse avrebbe dovuto andare a vedere al Var e sul quale si accontenta del giudizio di Nasca. L’arbitro poi non appare sicuro su una serie di interventi che sarebbero potuti diventare determinanti. Marino ne cambia 4, rimette dentro anche Benali insieme a Sala, Oddei e Kargbo. E quest’ultimo la riapre al 43’ con un destro che beffa Pomini. Ma nei sette minuti di recupero non succede niente se non un nuovo amaro boccone da ingoiare. Stagione scellerata quella del Crotone che difficilmente sarà dimenticata. Speriamo non lo sia anche per la seconda retrocessione di fila.

CROTONE 1
SPAL 2
(Primo tempo 0-1)
MARCATORI Melchiorri (S) al 2’ p.t.; Mancosu (S) al 4’, Kargbo (C) al 43’ s.t.
CROTONE (3-5-2) Festa 5,5; Nedelcearu 5, Canestrelli 5,5, Paz 5 (dal 31’ s.t. Oddei 5,5); Giannotti 5 (dal 12’ s.t. Sala 5), Estevez 5, Zanellato 4,5, Vulic 4,5 (dal 31 s.t. Kargbo 6), Molina 5; Maric 4,5 (dal 12. S.t. Benali 5,5), Mulattieri 6. PANCHINA Contini, Saro, Cuomo, Mondonico, Donsah, Rojas, Borello, Schirò ALLENATORE Marino 5
SPAL (4-3-2-1) Pomini 6,5; Dickmann 6, Peda 6 (dal 27’ s.t. Heidenreich s.v.), Capradossi 6,5, Celia 6; Da Riva 6, Viviani 6, D’Orazio 6 (dal 21’ s.t. Ellertsson 6); Seck 6 (dal 1’ s.t. Esposito 6), Mancosu 7; Melchiorri 6,5 (dal 17’ s.t. Rossi 5,5) PANCHINA Seculin, Tripaldelli, Crociata, Zuculin, Mora, Nador, Piscopo ALLENATORE Clotet 6,5
ARBITRO Sozza di Seregno 5
ASSISTENTI Bindoni 5,5 – Affatato 5,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Peda (S) e Canestrelli (C) per gioco scorretto
NOTE spettatori 2.176, incasso 9.145 euro. Tiri in porta 6-3. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 2-2. Calci d’angolo 4-4. Recuperi p.t. 0’, s.t. 7’.

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