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Crotone
Aprile,28,2024

A SAN GIOVANNI IN FIORE DISAGI SU DISAGI SI SOMMANO ALLA SPAZZATURA*

Riceviamo e pubblichiamo:

“Per cominciare chiedo scusa se vi sottraggo un po’ del vostro preziosissimo tempo ma la situazione odierna non mi lascia alternative. Entrando a San Giovanni in Fiore la mia attenzione è stata catturata dal cartello “Benvenuti”. Personalmente ritengo che il biglietto da visita di un paese debba soddisfare almeno tre requisiti fondamentali: pulizia, benessere idrico e ordine. Mai come in quest’anno la disponibilità di acqua potabile è il requisito mancante più evidente. Intere aree abbandonate, lasciate senza una goccia d’acqua. Eppure sul sito comunale un avviso riporta “chiusura erogazione acqua potabile ogni gg dalle 22 alle 6”. Cosi non è; a casa mia (zona Pirainella) l’acqua arriva con portata minimale intorno alle 15 per poi scomparire, puntualmente, alle 21. E in tutto ciò devi sperare che quel filo d’acqua compaia anche il giorno successivo perché, spesso, ciò non accade. Così ti ritrovi a sperare affinché quel diritto umano, essenziale per sostenere i servizi igienico-sanitari e la dignità di ogni essere umano, non ti venga negato. Ma sai bene, benissimo, che anche quest’anno sarà un anno di prese in giro, di scuse, di riunioni e di ipotetiche cause e soluzioni. Disagi su disagi che si sommano a spazzatura e scarti di ogni genere mescolati fra di loro, confinati ai bordi delle arterie stradali. E questo è solo una minima parte di quello che un turista, almeno a primo impatto vede, vive e sa che non dimentica. Non è mia intenzione entrare in questioni politiche poiché quello che scrivo è indirizzato alla maggioranza come all’opposizione; d’altronde quello che decide la democrazia va sempre rispettato. Allora rivolgendomi a tutti, maggioranza e opposizione vi chiedo: possibile che in anni e anni di amministrazione non si è riusciti a risolvere il disagio idrico in cui verte, puntualmente ad agosto, il paese? Possibile che chi di dovere non sia riuscito a trovare una soluzione ancora oggi? Cosi come in un labirinto magico, per le nostre tubature idriche nessuno riesce a trovare una via d’uscita; o almeno così è per alcune zone del paese. Eppure non mi sembra che San Giovanni in Fiore sia paragonabile a Las Vegas, una città nata dal nulla, nel deserto, in cui potrei effettivamente comprendere la mancanza d’acqua potabile. Mi auguro che le mie riflessioni per l’attuale amministrazione possano essere interpretate come una critica costruttiva e attivista per il bene comune e alle generazioni future auguro loro di ritrovare quelle sensazioni piacevoli che io, con dispiacere per San Giovanni in Fiore, ho trovato in altre Città”.

*Una “turista” delusa della propria città nativa

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