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Novembre,8,2024

PARO: «QUESTA PROMOZIONE È PIÙ BELLA DI QUELLA CON LA JUVE»

 

Due campionati vinti, uno col Crotone in serie C (2004-05) e uno con la Juve in B (2006-07) ma è in arrivo il terzo trionfo, sempre qui, dove aveva cominciato a vincere. Matteo Paro però rimane sempre in credito con la fortuna per una carriera martoriato da infortuni a ripetizione. Poteva essere una pedina importante della Juve del dopo Deschamps in serie A e invece in quell’anno di serie B, proprio con la Juve, sono cominciati i suoi guai. Il primo gol dei bianconeri tra i cadetti è indimenticabile così come il primo crac al ginocchio della sua carriera (gli subentrerà un certo Marchisio). La serie A però arriva col Siena, poi Genoa (ancora con Gasperini) e poi tutta una serie di infortuni e malanni che lo hanno fatto allontanare dal grande calcio. Ivan Juric lo ha rimesso in pista chiamandolo con se a Mantova e affidandogli la fascia di capitano. Affezionato alla maglia numero 19, la sceglie quando col tecnico croato decide di tornare a Crotone in serie B dopo 10 anni. «Quando mi telefonò il mister – ricorda Paro – mi disse se volevo tornare a Crotone ma per fare una stagione dignitosa e magari salvarci con tranquillità. Poi, cammin facendo, è venuto fuori un campionato eccezionale dove tutti abbiamo contribuito al massimo delle nostre possibilità. Siamo stati bravi a non farci trascinare in quei tunnel che si formano dopo una sconfitta; infatti dopo ogni k.o. siamo tornati a vincere e questa è stata la nostra forza». Lo scorso anno a Mantova è stata una stagione difficile, specie all’inizio: 23 punti in 19 gare nel girone di andata, molto meglio nel ritorno con 26 punti e salvezza tranquilla. «Quest’anno invece abbiamo capito subito che si poteva fare qualcosa di buono, a parte la sconfitta di Cagliari. Avevamo una voglia particolare di raggiungere il primo obiettivo che era la salvezza e ci siamo riusciti». In effetti sì, anche se in maniera esagerata perchè se chiudi con 45 punti il girone di andata, i pensieri andavano oltre alla salvezza. «Contro lo Spezia anche io, come tanti, ho avuto la sensazione che questa sarebbe stata la nostra stagione. Abbiamo vinto una gara difficilissima dimostrando carattere e padronanza al cospetto di un avversario fortissimo». Adesso la promozione è dietro l’angolo, giusta ricompensa di tanti sacrifici e dopo tanti infortuni. «Diciamo di si ma io sono del parere che alla fine il lavoro ti ripaga sempre dei sacrifici e delle sofferenze e io adesso ne sto raccogliendone i frutti». Seconda promozione in serie A ma questa col Crotone è particolare. «Quella con la Juve era una vittoria annunciata da tempo – ricorda Paro – e così è stata. Questa è diversa, nessuno ci dava un soldo bucato alla vigilia per cui la sento mia perchè ci sono arrivato col sacrificio e con l’impegno e poi a 33 anni, per cui ha un sapore diverso».

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