Il centrosinistra, quello ufficiale, fatto da PD Art 1 e M5S, ha deciso: la candidata sarà Maria Antonietta Ventura. È la presidente del Comitato regionale per l’Unicef della Calabria il nome scelto dalla coalizione. Dopo il passo indietro di Nicola Irto, il Partito democratico ha dunque sciolto le riserve sul nome, puntando su un profilo di riferimento del mondo dell’imprenditoria. «Dopo settimane di intenso e serio confronto con tutte le forze politiche e civiche del territorio che si riconoscono nella coalizione tra il centrosinistra unito e il M5S, annunciamo la candidatura di Maria Ventura alla presidenza della Regione Calabria». E’ la dichiarazione congiunta di Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. Il fronte del centrosinistra, dunque, si compatta attorno al nome dell’imprenditrice che ha già confermato all’ansa la notizia della propria discesa in campo dicendosi «frastornata» ma pronta ad affrontare la sfida. «E’ la personalità migliore per conciliare slancio nei valori e pragmatismo nell’azione. La nostra proposta guarda alla Calabria che lavora e che lotta, che innova e costruisce un riscatto vero, oltre ogni retorica. La Calabria che si rialza dopo il Covid riparte da una candidatura unitaria di Pd, M5S, Art 1, Psi e Liste Civiche. Riparte dalla forza e dalla tenacia di una donna che mette la sua storia e le sue competenze al servizio della propria terra». 53 anni, imprenditrice, madre di due figli, Maria Antonietta Ventura vive e lavora in Calabria. A 20 anni è entrata ufficialmente nell’attività di famiglia che oggi è un’azienda leader europeo nel settore per lo scartamento ridotto, e terza a livello nazionale, con un una forza lavoro di settecento dipendenti diretti. Dal canto suo il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni prende le distanze. “Leggo di un accordo per le regionali tra Pd, M5S e ‘Leu’. Segnalo che Leu non è un soggetto politico e dunque non può siglare alcun accordo politico od elettorale.” Per quanto ci riguarda – aggiunge Fratoianni – Sinistra Italiana in Calabria sostiene la coalizione di Luigi De Magistris e Mimmo Lucano”. Di lacerazioni profonde parla invece Jasmine Cristallo, portavoce delle Sardine in Calabria. Al di là di un giudizio personale che non mi permetto di esprimere, la soluzione che è emersa in queste ore non è all’altezza delle aspettative ma un punto di sintesi al ribasso. Ancora una volta la scelta viene fatta fuori dalla politica intesa come progetto. Da questa presunta unità ritrovata non posso che dissociarmi politicamente.
