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Maggio,9,2024

Masciari: il Ministero ha revocato la scorta a me e alla mia famiglia

“Alla luce della notifica del 15 ottobre con cui il Prefetto di Torino mi ha comunicato che il Ministero dell’Interno ha avviato il procedimento per la revoca della scorta, non essendomi ad oggi pervenuta alcuna altra comunicazione, prendo atto e subisco, dopo 25 anni di lotte e denunce, della volontà del ministero”.

Lo scrive in una nota Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, uno dei primi e più importanti testimoni di giustizia, che da tempo vive in Piemonte, sentito in Commissione Legalità del Comune di Torino. Masciari si è riservato di impugnare il provvedimento all’atto della notifica, qualora la decisione assunta non garantisse la sua sicurezza e quella della sua famiglia. “Io che ho offerto la mia vita e quella della mia famiglia allo Stato, in difesa dei principi costituzionali, contribuendo a sdoganare il sistema ordito dalla ‘ndrangheta e dalle sue collusioni con i poteri forti, radicato in tutti i livelli sociali e istituzionali – dice Masciari – non posso ora essere considerato un peso e trattato come tale! Non è umanamente tollerabile!”.

È amareggiato il testimone di giustizia, non solo da quest’ultima vicenda, ma da 25 anni di deportazione e di incertezza del domani. Tant’è che Masciari sta riflettendo su un eventuale rientro in Calabria, di riprendersi la sua vita, di muoversi in autonomia”. Masciari, “a scanso di equivoci e possibili strumentalizzazioni” ha precisato che quella da lui posta “non e’ assolutamente una questione politica, ne’ interessa determinazioni assunte dal nuovo governo, semmai e’ il governo uscente che avrebbe dovuto fornire spiegazioni in merito”.

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