I sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese, Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti, hanno sentito al telefono il Presidente ff Nino Spirlì sulla prosecuzione delle attività delle Terme Luigiane per la stagione 2021. Entrambi hanno ribadito l’intenzione di far proseguire le attività termali. La richiesta del corrispettivo è stata portata da 120mila a 93mila euro. La diminuzione era stata chiesta da Spirlì e dall’Assessore al Turismo Fausto Orsomarso, proprio per venire incontro alle esigenze dell’azienda e per garantire i livelli occupazionali e le prestazioni sanitarie. Tripicchio e Rocchetti hanno ribadito che la cifra potrebbe essere inferiore ai costi che le amministrazioni comunali sostengono: il canone regionale vale 42mila euro, le spese di manutenzione 5mila, la messa in sicurezza dell’impianto di illuminazione 4.500, la manutenzione delle sorgenti 25.300, la videosorveglianza 5mila, infine le spese di energia elettrica 10mila euro. A queste voci, che sono i 92mila euro accettati, si devono aggiungere altri costi tra cui la sistemazione delle aree pedonali, che vale 100mila euro. I due sindaci hanno pure precisato che “molte delle voci sopra riportate, precedentemente, erano a carico della società che gestisce l’impianto. Ora non più. Comunque, con 90 mila euro la partita potrebbe chiudersi. Soddisfatto Spirlì. “Dopo mesi e mesi di incomprensioni, anche molto aspre, tra i Comuni e Sateca – ha detto il facente funzioni – i segnali di apertura dei sindaci rappresentano un buon viatico affinché si giunga, in tempi brevissimi, alla risoluzione di una vertenza che si è già trascinata troppo a lungo e che, dovesse rimanere irrisolta, potrebbe segnare la fine delle Terme e la contestuale cancellazione di centinaia di posti di lavoro. L’auspicio di Spirlì è che Sateca valuti con attenzione la nuova proposta e prenda una decisione per far ripartire al più presto l’attività delle Terme.
