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Maggio,7,2024

Reggina, una boccata d’ossigeno a Cagliari Cosenza cianotico: quarto ko di fila

Reduci da due sconfitte brucianti Reggina e Cosenza non hanno saputo sfruttare a loro favore la 12.ma giornata di campionato. La Reggina a Cagliari ha provato a vincere ma ha dovuto inseguire il risultato per poi portarsi a casa un pareggio. Il Cosenza colleziona un nuovo flop, il quarto di fila, e adesso la situazione comincia a diventare preoccupante. Ma andiamo per ordine. Reggina con lievi segnali di ripresa, gioca una buona gara alla Sardegna Arena al cospetto di un Cagliari anch’esso assillato da molti problemi. Inzaghi cambia, soprattutto in porta dove si vede Ravaglia ma qualche le solite amnesie difensive che gli amaranto non riescono proprio ad azzerare. Come in occasione del gol di Lapadula arrivato dopo soli 120 secondi. Il nazionale peruviano stacca di testa tra Camporese ed Hernani che gli danno almeno 15 centimetri a testa. Eppure la palla nel sacco la mette il centravanti cagliaritano facendo illudere i propri tifosi. Che al 24’ invece devono, malgrado loro, ammirare l’ottimo colpo di testa di Gagliolo che fissa l’1-1.  Dopo il pari gli isolani provano a riportare la gara dalla loro parte ma i reggini fanno buona guardia e non disdegnano alcune uscite pericolose anche se è Ravaglia che in più di qualche occasione deve risolvere qualche situazione pericolosa. Nel secondo tempo il Cagliari aumenta la pressione, la Reggina resiste e al triplice fischio è un punto a testa che forse serve poco ma per la formazione di Pippo Inzaghi, vista la caratura dell’avversario, un una buona boccata d’ossigeno. Chi invece è cianotico è il Cosenza. Incamera la quarta sconfitta di fila arrivata dopo una settimana tormentata con il tecnico ad un passo dall’esonero. Contro la capolista Frosinone però non si è visto quel cambio di passo che tutti si attendevano, a cominciare da Dionigi stesso. Che è vero, ha messo mano a modulo e uomini ma il risultato scacciacrisi non è arrivato. Anzi la vittoria de Frosinone ha smascherato ancora di più i difetti dei lupi che erano anche passati in vantaggio con Merola al 27’ del primo tempo. Ma il Frosinone di quest’anno sembra avere maggiori convinzioni e ha dovuto aspettare solo 7 minuti per pareggiarla con Moro. Il Cosenza poi ha pensato di fare il compitino, di evitare guai, arretrare il baricentro e magari partire in transizione, come in occasione del gol. Il Frosinone però non si è fatto sorprendere e ha schiacciato i calabresi nella propria metà campo fino ad acciuffare il vantaggio con Mulattieri 20 secondi dopo un miracoloso salvataggio sulla linea di Venturi. Una volta in vantaggio i ciociari hanno ben controllato la gara anche se in pieno recupero i silani hanno reclamato un tocco di mano in area ma che l’arbitro, dopo un colloquio silenzioso con i colleghi al Var, non ha concesso. A fine gara Dionigi ha disertato la sala stampa. Al suo posto il direttore sportivo Gemmi che ha risposto alle domande dei giornalisti ma senza convincere molto. Risposte scontate e con monosillabe. E adesso si apre un’altra settimana di passione in casa Cosenza. C’è chi scommette sull’esonero certo di Dionigi e chi invece giura ancora sull’indecisione di Guarascio che spesso ha dimostrato di non saper decidere. Le uniche certezze invece sono che da stasera il Cosenza si ritrova in zona playout che sembra la sua condizione preferita da quando gioca in Serie B. E la tifoseria che contesta tutti e tutto.

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