Nell’ultimo report del tavolo interministeriale che vigila su conti e prestazioni del servizio sanitario regionale emerge un fenomeno inspiegabile. Il ministero della Salute afferma che 3 ricoveri su 4 di pazienti calabresi in ospedali e strutture sanitarie fuori regione sono evitabili; solo 1 su 4 è accettabile e in alcuni casi inevitabile. Il conto è presto fatto: su 300 milioni di mobilità extraregionale potremmo risparmiarne 225. Un invito rivolto al nuovo commissario ad acta per il piano di rientro, Roberto Occhiuto, che si appresta a preparare il nuovo programma operativo 2022/2023. Il Tavolo Adduce ha chiesto al Commissario di intervenire per contenere questo fenomeno della mobilità evitabile e non fisiologica. Roma scrive nell’ultimo report che su 50699 ricoveri fuori regione 29.976 non si spiegano. E poi ce ne sono 6330 che vengono definiti inappropriati; sono cioè prestazioni che potrebbero essere erogate senza effettuare il ricovero, che chiaramente ha un costo maggiore. C’è poi anche una falsa mobilità, che si gioca su residenza e domicilio. Ci sono almeno 8 calabresi su 100 che vivono per lavoro in altre regioni ma le loro prestazioni sanitarie vengono caricate alla Calabria perché hanno la residenza qui. Da Roma lanciano un messaggio ai calabresi: se volete risanare i conti della sanità dovete evitare la fuga dei malati. Nel 2021 ci è costato 288 milioni. Ma alle viste ci sono novità importanti. Nel decreto Calabria fino al 2026 non sarà computato il costo della mobilità passiva. Significa che avremo molte più risorse da programmare.
