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Maggio,15,2024

REGIONALI, BRUNI: NON È UNA DISFATTA. CONTINUA A VINCERE L’ASTENSIONISMO

Riconosce la sconfitta ma sottolinea il grande lavoro svolto, Amalia Bruni candidata del centrosinistra commenta così i risultati che arrivano nel suo quartier generale: “Più di quello che è stato fatto, forse sarebbe stato difficile fare”. “Auguri a Occhiuto e buon lavoro. Ci aspettiamo, comunque, che questo impegno lo assolvano in maniera importante – ha soiegato la Bruni – perché questa è una terra che ha bisogno di tutto. Noi faremo un’opposizione importante, costruita, ma, soprattutto, costruendo un rapporto tra la politica ed i territori perché l’affluenza al voto così bassa, che è drammaticamente la vera vittoria triste di questa terra, denuncia e denota come la politica è sempre stata staccata. La politica vera, quella che ascolta”. La ricercatrice calabrese aggiunge “avremo assolutamente questo mandato, ce lo siamo dati da subito, di costruirlo esattamente per i prossimi cinque anni per andare vittoriosi tra cinque anni, non io, ma la coalizione. In questa campagna elettorale sicuramente è mancato anche un po’ più di tempo. È evidente. Avevo necessità di essere riconosciuta in un mondo completamente diverso, non è stato semplicissimo. Per cui devo dire che, tutto sommato, adesso devo vedere gli ulteriori risultati, personalmente, più di quello che è stato fatto, forse sarebbe stato difficile fare”. “Io non parlo di debacle – ha continuato la candidata del centrosinistra – perché, intanto c’è stata un’affermazione importante, mia personale. Ci sono state sette liste che hanno lavorato moltissimo e che sono espressione della società civile. Quello che mi preme sottolineare è che la gente ha voglia di cambiamento ma, nel momento in cui gli dai nomi diversi che non vengono conosciuti, allora tutti si pongono il problema: chi è? E non vanno su internet a guardare i curricula dove spesso non ci stanno. In questo momento, ci sono consiglieri regionali che non hanno curricula sul portale della Regione e non sappiamo neanche chi sono. Il problema è esattamente anche di una costruzione tra la politica ed i territori ed i bisogni delle persone, i bisogni della collettività”. Un gap che “va colmato con un lavoro che, chiaramente, non può essere quello del mese della campagna elettorale. Questo è evidente. È un processo lungo ma su questo ci spenderemo tutti perché è questo che poi può fare uscire questa terra di Calabria da un isolamento”. “La vittoria della destra in questo momento rappresenta ancora un tempo che non è stato esaurito – ha concluso – dal momento che la morte prematura di Jole Santelli ha interrotto un cammino. È come se la destra ancora non avesse fatto il suo cammino, per cui la leggo anche in questa direzione”.

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