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Maggio,2,2024

OCCHIUTO: MENO MALE CHE MARIO DRAGHI C’È, SALVINI SBAGLIA

“Lo dico forte e chiaro: meno male che Mario c’è. Questo governo sta dimostrando di essere una risorsa e una garanzia per il Paese, che gode di una inedita autorevolezza in Europa. Draghi è un patrimonio prestato alla politica e che la politica dovrebbe valorizzare. L’atteggiamento di chi in questi giorni lo critica sulle tasse produce sgomento e stupore nel nostro elettorato”. Così Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati e neo presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Il Foglio”. “Un centrodestra maturo l’aumento delle tasse lo scongiura facendo valere le proprie ragioni in Cdm e in Parlamento, dove del resto i dettagli della delega fiscale verranno discussi, non gridando fuori dal Palazzo. Il problema è che l’agenda Draghi, tutta improntata alla concretezza riformatrice, mette in crisi gli opposti populismi, mette a nudo l’inconsistenza della loro retorica fondata sulla paura e sulla rabbia. Il M5s proprio per questo è scomparso: perché all’uscita da una crisi, i cittadini chiedono competenza e serietà. Spero che la parte sovranista della nostra coalizione non commetta lo stesso errore. Io credo che Salvini e Meloni hanno dimostrato capacità di leadership indiscutibili: hanno preso i loro partiti al 3 per cento e li hanno portati a livello di consenso impensabili. Questo merito gli va riconosciuto. Però un centrodestra che vuole essere di governo, deve preoccuparsi anche di formare una classe dirigente valida. In questo, il richiamo di Berlusconi nei giorni scorsi è stato giustissimo. E su questo vorrei aggiungere una riflessione. Anche quest’ansia di civismo, questa ricerca spasmodica di figure terze, mi pare un errore. E’ giustissimo aprirsi all’associazionismo, al mondo dell’imprenditoria. Ma la politica non può abdicare al suo ruolo, alle sue responsabilità, e poi magari lamentarsi anche della crescita dell’antipolitica. Nel mio piccolo, rivendico con orgoglio di essere un dirigente nazionale del mio partito. Ed è proprio in virtù di questo mio ruolo che vorrò chiedere al governo di concludere la stagione del commissariamento della sanità, per assumere io in prima persona questo compito. Se è la sfida più importante della Calabria, voglio essere io a prenderla in carico”.

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