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Maggio,13,2024

NUOVE REGOLE PER LA SCUOLA, OBBLIGO VACCINALE PER I LAVORATORI: LE SCELTE DEL GOVERNO

Cambiare le regole pur di far ripartire la scuola in presenza. È questo l’obiettivo del governo alla vigilia del Consiglio dei ministri, chiamato a varare anche l’annunciata stretta per il mondo del lavoro. Lunedì ci sono stati 68.052 nuovi casi e 140 vittime con un tasso di positività al 15,3 e un aumento dei ricoveri anche in terapia intensiva. L’altro dilemma che Palazzo Chigi deve sciogliere è se dare il via libera al green pass rafforzato per 23 milioni di lavoratori del pubblico e del privato, oppure, per stemperare le tensioni politiche e scongiurare strappi, scegliere la via della gradualità. La tensione tra i partiti resta alta e le ipotesi ancora aperte sono diverse. Prevale la soluzione del certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori, come vorrebbero Speranza e Brunetta. Ma la Lega e una parte del M5S restano contrari e spingono per limitare la misura alla pubblica amministrazione. Così a Palazzo Chigi si comincia a considerare come via d’uscita l’obbligo vaccinale, sia pure solo per alcune categorie di lavoratori. Nelle riunioni politiche e tecniche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha insistito sulla necessità di non rinviare la ripresa della scuola, ma anzi rimodulare le regole, soprattutto per chi ha più di 12 anni, seguendo la linea già scelta per modificare le norme sulla quarantena. L’ipotesi valutata in queste ore prevede di mandare l’intera classe in Dad, la didattica a distanza, soltanto quando ci sono 4 o 5 positivi. Una modalità che non potrebbe però essere applicata ai bimbi più piccoli, quindi alle elementari potrebbe rimanere l’attuale regime che manda tutta la classe in Dad con 2 alunni positivi.

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