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Maggio,2,2024

‘NDRANGHETA, I BENI CONFISCATI SONO DEL FIGLIO DEL BOSS

È Massimo Buda, figlio di Santo Buda considerato il “reggente” della cosca Buda-Imerti di Villa San Giovanni (RC), il destinatario del provvedimento di confisca di beni per circa 1 milione di euro eseguito stamani dalla Dia di Reggio Calabria. Secondo gli inquirenti, l’uomo sarebbe la “longa manus” del padre, che nell’ottobre 2020 è stato condannato in appello alla pena di 14 anni e 8 mesi di reclusione nel processo “Sansone”. Il boss nell’ottobre 2020 e’ stato condannato in appello a 14 anni e 8 mesi di reclusione. Per questo motivo il Tribunale ha disposto il sequestro del patrimonio e, successivamente, ha decretato la confisca dell’intero patrimonio aziendale; di 2 immobili e 5 appezzamenti di terreno nella provincia di Reggio Calabria; di un immobile in provincia di Milano e delle disponibilita’ finanziarie. Con lo stesso provvedimento l’uomo è stato sottoposto a sorveglianza speciale per 3 anni e mezzo con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

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