Sono ripartite le fiamme nella Valle Infernale di San Luca, boschi dove si trovano le faggete patrimonio Unesco. Il presidente del Parco nazionale d’Aspromonte, Leo Autelitano non conosce ancora l’entità dei danni. Nonostante gli appelli e gli allarmi che abbiamo rivolto in questi giorni ieri un solo Canadair ha operato e oggi, al momento, non c’è nemmeno quello” dice Autelitano. Si continua a lavorare a terra con uomini e mezzi ma non si riesce a domare le fiamme. Nei Comuni interessati non sono stati nemmeno insediati i Centri operativi comunali (Coc). L’attività degli equipaggi dei canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato sono rimasti impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento. 17 ieri le richieste ricevute dal COAU, 7 dalla Calabria, 5 dalla Sicilia, 3 dal Lazio, una ciascuna da Molise e Basilicata. La Protezione civile ricorda che “la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115. Di 70 incendi ha invece parlato il colonnello Marco di Fonzo, comandante del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo del Comando Carabinieri Tutela Forestale. Oggi e domani si prevedono temperature ancora più alte e quindi perdura il periodo di massima allerta” aggiunge il militare. In questa estate rovente, l’Italia ha finora il primato europeo per numero di incendi divampati, mentre è seconda a un’incollatura dalla Grecia per gli ettari divorati dalle fiamme.
