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Maggio,2,2024

COSENZA, IL VELENO È NELLA CODA. IL LECCE LO RAGGIUNGE NEL FINALE

Finale thrilling al Marulla per la sfida tra il Cosenza e il Lecce (2-2) con Blin che raggiunge i silani al 95′. Un pari che gela il Cosenza, che dopo un inizio shock per il vantaggio di Coda dopo 2′ e il rigore parato allo stesso attaccante leccese da Matosevic al 16′, aveva prima raddrizzato il match al 44′ con Larrivery e poi trovato il vantaggio con Millico al 52′. Un recupero “monstre” dell’arbitro Marinelli ha dato linfa alla squadra di Baroni che quasi all’ultima preghiera è riuscita a trovare il pari. Un vero peccato per i calabresi che hanno lottato contro una squadra dal maggior tasso tecnico e che alla fine avrebbe meriato l’intera posta in palio. CRONACA – Bisoli, dopo due giorni di ritiro, ridisegna il Cosenza anche a causa di problemi e della squalifica di Caso. Il tecnico silano nel suo 3-5-2: Matosevic, al posto di Vigorito tra i pali; linea difensiva con Camporese, preferito a Rigione, con Hristov e Vaisanen; centrocampo formato da Di Pardo, Florenzi, Voca, Palmiero e Liotti; davanti Larrivey e Millico, con Laura che si accomoda in panchina. Baroni risponde con un 4-2-3-1 con Grendey, Lucioni, Simic e Gallo davanti a Plizzari; Hjulmand e Mayer sulla mediana, con Stefezza, Gargiulo e Listowski a sostegno dell’unica punta Coda. Pronti via ed il Lecce va già in vantaggio. Al 2′ Stefezza serve Coda che con una volèe batte Matosevic (0-1). Il bomber giallorosso è tenuto in gioco da Hristov, in ritardo nell’uscita difensiva. Gol che mina le convinzioni calabresi che appaiono in netta difficoltà a reagire. Al 14′ Millico si accentra e cerca la conclusione, che esce non lontana dal palo. Sessanta secondi dopo Marinelli assegna un penalty ai pugliesi per fallo di mano di Hristov. Dal dischetto si presenta Coda, ma Matosevic si supera e devia in angolo. Il Lecce controlla il match ed il Cosenza sembra in netta difficoltà. Al 44′ però arriva il pari dei padroni di casa. Millico crossa dalla sinistra di Millico per la testa di Larrivey, Plizzari si supera ma la palla torna nei piedi di El Bati che non sbaglia (1-1). Primo tempo che termina in parità, con Bisoli che ad inizio ripresa effettua un doppio cambio: Palmiero e Vallocchia al posto di Carraro e Voca. Cosenza con un altro piglio che al 50′ va vicino al vantaggio. Millico lascia partire un fendente dal limite dell’area con la sfera che esce di un soffio. Vantaggio che arrivo al 52′ con lo stesso Millico che salta Simic e batte Plizzari con un “cucchiaino” (2-1) facendo esplodere il Marulla. Nei successivo 8′ tre i cartellini gialli per il Cosenza con Millico, Florenzi e Palmiero (diffidato salterà il derby con la Reggina ndr) che vanno ad aggiungersi alla lista dei cattivi insieme a Larrivey, Vaisanen e Voca. Al 54′ prima sostituzioni tra le fila del Lecce con Rodriguez che prende il posto di Listowski. Il neo entrato sfiora il pari al 59′, ma Matosevic si salva con i piedi. Cambia anche Bisoli: esce Larrivey, entra Laura. Baroni cambia ancora al 66′: escono Majer e Gargiulo, entrano Blin e Ragusa. Al 71′ cambio Cosenza: Gerbo al posto di Millico. Qualche minuto più tardi è Laura a creare il panico nell’area pugliese, ma la sua conclusione sfiora il palo. All’81’ Baroni tenta le carte Asencio e Calabresi al posto di Strefezza e Grendey. Il Lecce ci prova ma la difesa strenua del Cosenza tiene. Marinelli concede 6′ di recupero, aggiungendone un altro in corso d’opera. Al 95′ sugli sviluppi di un calcio di punizione Blin trova il pari da due passi. Un gol che gela il Marulla e scalda gli animi con Bisoli a litigare con un membro della panchina leccese, dopo il triplice fischio finale, e Marinelli pronto ad espellerlo. Cosenza beffato sul finale e Lecce che raggiunge il Pisa in testa alla classifica. Calabresi che ora sono attesi sabato dal derby del Granillo con la Reggina. Un’altra gara da giocare con il coltello tra i dente se si vuole continuare ad alimentare la fiammella della speranza.

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