Ultime ore di campagna elettorale per i 6 candidati-sindaco di Catanzaro e per l’esercito di oltre 700 aspiranti consiglieri che li sostiene. All’appuntamento col rinnovo degli organismi democratici elettivi la città capoluogo della Calabria arriva in modo anomalo e senza la tradizionale divisione dei blocchi politici. Dopo le quattro legislature targate Sergio Abramo (ex azzurro da poco confluito in Coraggio Italia), la granitica compattezza del centrodestra si è sfaldata. Il centrodestra di governo (Lega e Fi) senza simbolo appoggiano il professor Valerio Donato, ex Pd, a capo di un campo largo che presenta 10 liste da destra (Forza Italia e Lega), passando per il centro (Italia Viva) fino a sinistra (dem in rotta col partito). Fratelli d’Italia corre in autonomia con la deputata Wanda Ferro, propria lista ed unico simbolo identitario fra i big di centrodestra; stessa area di Antonello Talerico, presidente dell’ordine degli avvocati, appoggiato dai centristi di Noi con l’Italia e sostenuto da 5 liste. Il centrosinistra conferma l’accordo nazionale Pd-M5S, sperimentato alle recenti regionali, supportando il docente universitario Nicola Fiorita con 5 liste, mentre 4 simboli della sinistra alternativa spalleggiano in un’unica lista l’avvocato, Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale Codacons. Civico nel senso assoluto del termine, con propria lista, il sesto candidato Nino Campo, consulente marketing fuori da ogni asse di appartenenza
