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Crotone
Maggio,21,2024

BIMBA MORTA DI COVID, IN DUE ANNI SOLO UN ALTRO CASO SIMILE AL SUO

Il funerale della piccola Ginevra oggi a Mesoraca dove il sindaco Annibale Parise ha proclamato il lutto cittadino. Ginevra aveva solo due anni, era stata ricoverata all’ospedale di Crotone dove era risultata positiva al Covid e poi era stata trasferita al reparto di Rianimazione del “Pugliese-Ciaccio“ di Catanzaro. Quando le condizioni della piccola hanno continuato a peggiorare è partita la corsa disperata per il trasferimento al Bambin Gesù di Roma con un aereo militare, sforzi che purtroppo non sono valsi a salvarle la vita. Il caso di Ginevra ha posto una serie di domande e dubbi sull’adeguatezza della rete ospedaliera pediatrica in Calabria, accendendo un dibattito nel quale è intervenuto anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto. Al TG3 regionale ha parlato Gianfranco Scarpelli, primario di Neonatologia a Cosenza. “La terapia intensiva pediatrica in Calabria esiste – ha spiegato il primario – ci sono sei posti letto a Cosenza. Solo sei mesi fa all’Annunziata abbiamo stabilizzato una bambina, trasferita a Roma solo nel momento in cui le sue condizioni hanno richiesto il supporto dell’Ecmo”. Scarpelli chiarisce che l’ecmo è un apparecchio che offre un supporto vitale molto sofisticato e che in tutta Italia si trova in pochissimi presidi, “ad esempio in tutto il Sud l’unico riferimento è il Bambin Gesù di Roma, mentre per gli adulti l’ecmo si trova a Catanzaro, Bari e Palermo. Il caso di Ginevra è stato un caso molto raro. La piccola ha sviluppato una forma molto grave senza presentare prima dei sintomi d’allarme. Aveva un polmone compromesso e c’era un interessamento anche a livello cerebrale. In due anni di pandemia in Italia c’era stato soltanto un altro caso simile: una bimba di Perugia che come Ginevra non ce l’ha fatta a sopravvivere”.

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