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Maggio,19,2024

Traversata dello Stretto: Novella Calligaris domani in acqua per festeggiare i 50 anni dal suo primo record del mondo

A 50 anni dal suo primo record del mondo, 8’52”973 negli 800 in vasca ai Mondiali di Belgrado, Novella Calligaris ne cerca un altro: celebrare quel primato che stupì tutti con la traversata dello Stretto di Messina, sfidando correnti e meduse.. Domani, sabato 9 settembre si tufferà nelle acque tra Sicilia e Calabria anche per promuovere l’immagine dell’Associazione nazionale atleti olimpici e Azzurri d’Italia di cui è presidente. Infatti ad accompagnarla in acqua ci sarà un olimpionico, Daniele Masala, un passato nelle giovanili del nuoto prima di transitare alle fatiche e agli ori del pentathlon, e altri 19 atleti azzurri.
La manifestazione è stata organizzata con il supporto della sezione di Reggio Calabria rappresentata dagli Atleti Azzurri Riccardo Partinico, Alessandra Benedetto e Rossella Zoccali che si è avvalsa, anche, della preziosa collaborazione del Comandante Mimmo Pellegrino, conoscitore delle maree e delle correnti che imperversano nello Stretto di Messina. La delegazione è stata ricevuta a Palazzo Zanca sede della Città Metropolitana di Messina ricevuta dal Sindaco Dott. Federico Basile a cui è stata donata la “Fiaccola degli Azzurri”.
Il percorso è di 3,5 km e la sua impresa da Torre Faro — capoluogo siciliano — al lungomare di Cannitello, a Villa San Giovanni, potrebbe diventare materiale per un docufilm e materiale didattico. Nei giorni scorsi Novella Calligaris — argento sui 400 a Monaco 1972 — si è allenata direttamente sul «campo gara» a Messina con ripetute dai 1000 ai 1800 metri, dopo un’estate «di lavoro» a Ischia. In ogni caso, in un’intervista a Repubblica, la campionessa spiega: «Non è una gara, nessuna ansia. L’importante è arrivare, saremo una ventina». A farle compagnia ci saranno anche le figlie di Bubi Dennerlein, il «papà» del nuoto italiano e allenatore che la lanciò, morto nel giugno 2022. Di lui ricorda: «Fu un filosofo, precursore in tante cose, personalizzava i lavori, niente palestra per non appesantirmi, non l’avrei sopportata. Mi faceva allenare con i ragazzi, ai campionati italiani mi iscrisse a sette gare: devi imparare a perdere. Le vinsi tutte».
Al termine della manifestazione gli “Atleti Olimpici ed Azzurri d’Italia” si recheranno presso il Museo di Reggio Calabria per ammirare i Bronzi di Riace ed ascoltare dal Prof. Partinico le ultime novità riguardo l’identità delle statue ed i loro particolari anatomici.

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