Da non credere! Il finale al Ciro Vigorito è davvero incredibile da accettare specie se ti chiami Benevento. Perché quello che si è visto negli ultimi 20 secondi di partita difficilmente sarà dimenticato dai calciatori, società e tifosi. 
Una partita in mano, in pieno controllo e con l’uomo in più finita nella maniera più beffarda. Doveva essere la partita della vita per i sanniti dopo la debacle del Torino a Spezia. 
Una vittoria col Crotone e poi tutto nello scontro diretto nella speranza che martedì la Lazio di Simone Inzaghi possa dare una mano al fratello Pippo nel recupero tra i biancazzurri e i granata. Ma aiutati che Dio ti aiuta, recita un vecchio adagio. Perché se è anche vero che il Benevento aveva dalla sua il pronostico ma soprattutto le motivazioni, quello che si è visto in campo non ha dato poi ragione ai giallorossi. 
Perché, diciamolo una volta per tutte, il Benevento contro il Crotone ha giocato malissimo e con l’uomo in più per 70 minuti, sprecando palle gol a ripetizione, sparando bordate addosso a Festa invece che cercare gli angoli e poi facendosi rimontare a tempo scaduto. Una sorta di suicidio quello di Schiattarella e compagni che adesso si prendono tutta la disperazione che fino a poche ore prima albergava in casa Torino, altra squadra inguardabile di questa Serie A. 
Il Crotone a Benevento si è presentato senza Messias, con Festa in porta, Zanellato titolare e soprattutto con la testa sgombra di pesi senza dimenticare l’obiettivo dell’ultimo posto. Se è vero che Lapadula quando vede il Crotone lo buca sempre, è anche vero che i rossoblù continuano ad essere l’incubo del Benevento e se i campani torneranno in Serie B buona parte sarà dipeso da questo pareggio. Suicidio, dicevamo. In vantaggio con Lapadula in apertura, l’uomo in più dopo il fallo di Golemic su chiara azione da gol, la traversa colpita da Insigne, i tiri centrali di Lapadula e Schiattarella parati da Festa. Poi nel secondo tempo il Crotone, che è sempre rimasto in partita, ha poco alla volta guadagnato campo e le sofferenze campane si sono viste immediatamente. 
Tropo veloce Ounas per Glik che dopo averselo perso per un paio di volte nel primo tempo, nella ripresa ha pensato bene di chiudere i conti con una entrataccia da cartellino… bordò! Peccato per lui che al posto di Ounas azzoppato è entrato Dragus che all’ultimo secondo della partita si è inventato una cosa incredibile. Sulla fascia ha sfarfalleggiato leggiadro, palla la piede è sembrato David Beckham ai tempi del Manchester United per mettere un pallone nei piedi di Pedro Pereira che l’ha girata in mezzo dove c’era un solo attaccante del Crotone che però di solito fa per due. E per ‘cucciolone’ Simy è stato facile appoggiare il piattone numero 48 del suo piede destro in fondo al sacco per il pareggio, il suo gol numero 20 in Serie A e, come dicevamo, la disperazione targata Benevento. Che si è accentuata quando dopo la palla al centro Glik di piatto a pochi metri dalla porta ha trovato la risposta di Festa che ha negato la vittoria. È inutile, a Benevento le streghe le vedono spesso i padroni di casa quando arriva il Crotone e non al contrario.
BENEVENTO – CROTONE 1-1
Marcatori Lapadula (B) al 13’ p.t., Simy (C) al 48’ s.t.
Benevento Montipò 6; Depaoli 5,5 (dal 36’ p.t. Tuia 5), Glik 5, Barba 5, Letizia 5; Ionita 5,5 (dal 20’ p.t. Improta 5), Schiattarella 5, Hetemaj 5; Caprari 4,5 (dal 1’ s.t. Dabo 5), Insigne 6 (dal 39’st Gaich s.v.); Lapadula 6. A disp: Manfredini, Lucatelli Pastina, Tello, Diambo, Sanogo, Viola, Di Serio. All. F. Inzaghi 5
Crotone Festa 7,5; Magallan 5,5, Marrone 5 (dal 1’ s.t. Pedro Pereira 6,5), Golemic 4,5; Djidji 6, Zanellato 6 (dal 17’ s.t. Rojas 6), Cigarini 6,5 (dal 22’ s.t. Vulic 6), Benali 6 (dal 22’ s.t. Petriccione 6), Molina 6; Ounas 7 (dal 39’ s.t. Dragus 7), Simy 7. A disp: Cordaz, Crespi, Luperto, D’Aprile, Rispoli, Riviere. All. Cosmi 6,5
Arbitro Giacomelli di Trieste 6,5
Espulso Golemic (C) al 24’ p.t. per gioco scorretto
Ammoniti Marrone (C), Magallan (C), Glik (B), Gaich (B)