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Maggio,2,2024

SEQUESTRO PIAZZA BILOTTI: 13 INDAGATI. C'E' ANCHE OCCHIUTO

Tredici indagati fra amministratori pubblici, dirigenti pubblici, professionisti e imprenditori per i lavori di Piazza Bilotti a Cosenza, sequestrata stamane dalla Guardia di Finanza. Tra le persone raggiunte da avviso di garanzia c’è anche il primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto. Ad essere raggiunti dall’avviso di garanzia anche: Antonino Alvaro, Raffaella Angotti, Giorgio Ottavio Barbieri, Francesco Converso, Gianluca Guarnaccia, Francesco Stellato, Francesco Tucci, Pasquale Torchia, Carlo Vernetti, Raffaele Antonio Ferraro, Carlo Pecoraro, Paola Tucci. L’operazione, denominata “Piazza Sicura” è scattata stamattina con i sigilli posti all’intera struttura. “Il vincolo reale sulla piazza si è reso necessario – spiegano gli inquirenti – al fine di scongiurare che, dal perdurante utilizzo della stessa, per manifestazioni pubbliche, potesse derivarne pericolo per la pubblica incolumità”. Un’operazione nata nel corso delle indagini sull’appalto per la riqualificazione di piazza Carlo Bilotti e la realizzazione di un parcheggio interrato del valore di 15,7 milioni e relative alle ipotesi di reato, riguardanti pubblici amministratori, imprenditori, professionisti e pubblici dirigenti, indagati, a vario titolo, per falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mancanza del certificato di collaudo, e con la previsione, per uno degli indagati, dell’aggravante di avere commesso il fatto per agevolare le attività della cosca “Muto” di Cetraro. Indagini che avrebbero permesso agli inquirenti di delineare le ipotesi di plurimi reati di falso, finalizzati ai finanziamenti per lavori complementari e per il rilascio del certificato di collaudo, di rivelazione di segreto, posta in essere da un pubblico dipendente in relazione ad attività ispettive che dovevano essere avviate sul cantiere, e affidamento e frammentazione di incarichi sotto soglia, in modo da aggirare gli obblighi posti dalla normativa vigente in materia di appalti. “Il collaudo dell’opera, formalmente eseguito in data successiva all’inaugurazione del 30 dicembre 2016, dalla ricostruzione investigativa risulta effettuato sulla scorta di un certificato ritenuto ideologicamente falso, nel quale è stata attestata la corretta esecuzione delle opere a fronte di fessure e crateri riscontrate sulle travi portanti della piazza, non ancora effettivamente riparate a quella data”.
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