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Maggio,5,2024

L’ARRESTO DI GALLO, PER IL GIP UN PERVICACE SISTEMA ILLECITO

“Un sofisticato sistema di autoriciclaggio compiuto con straordinaria disinvoltura e assoluta pervicacia dell’indagato”. Lo scrive il gip di Roma nell’ordinanza con cui ha disposto gli arresti domiciliari per Luca Gallo, patron della Reggina Calcio, accusato anche di evasione di imposta. Per il giudice, Gallo “ricorre continuamente alla costituzione di nuovi assetti societari, all’acquisizione del controllo di società con le quali si assicura grandi profitti, non pagando le imposte dovute”. Ma a Reggio adesso c’è il timore che sia la Reggina calcio a pagarne le conseguenze. Il Sindaco parla di squadra che è “patrimonio della Città e in quanto tale deve essere difesa. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per fare in modo che sia tutelata per come merita”. Luca Gallo è stato arrestato dalla Guardia di Finanza su ordine del gip del Tribunale di Roma. Sequestrati anche molti documenti che riguardano i flussi finanziari tra le società di Gallo, che somministrano manodopera alle imprese su tutto il territorio nazionale nell’ambito della ristorazione, servizi alberghieri, pulizia, logistica e facchinaggio. Le indagini erano partite dai controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Gallo era già stato destinatario, nel 2021, di un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dal gip di Roma per quasi 7 milioni di euro. Dai nuovi accertamenti sono stati acquisiti altri elementi indiziari. I soldi delle imposte non pagate sarebbero serviti per acquistare la Reggina, che comunque non è oggetto della misura cautelare emessa dal Giudice.

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