“L’autorevolezza di un sindaco deriva dalla volontà popolare e trova il suo compimento all’interno del Consiglio comunale dove siedono quei consiglieri che gli elettori hanno scelto come propri rappresentanti. Nel momento in cui un sindaco ha deteriorato e consumato la propria maggioranza e non ha più i numeri per andare avanti, l’unica soluzione coerente con i principi della democrazia locale è rimettere il proprio mandato e ridare la parola ai cittadini”. Così scrivono i responsabili provinciali di Lega UDC e Noi con l’Italia, a cui si aggiungono le firme di Danilo Arcuri e Antonio Megna, consiglieri comunali di Crotone Città di Tutti. “Qualsiasi altra soluzione, prodotta artificiosamente in qualche scantinato o retrobottega da alchimie innaturali e altamente instabili, va contro le regole democratiche e risulta pertanto inaccettabile” si legge nel documento che, a proposito dei tentativi di accordo realizzati in questi ultimi giorni, preferisce evitare di sprecare tempo ed inchiostro, non valendone la pena fino al punto da stendere il fatidico velo pietoso e non parlarne più! Voce è accusato di essere incapace di amministrare, avendo ridotto la città a livelli mai visti e rischiando di sperperare e di perdere le risorse e i progetti ereditati dalla precedente amministrazione. Questa giunta “è una sciagura su tutti i versanti, un disastro che pesa sulle spalle dei crotonesi che, meno di venti mesi fa guardavano con fiducia e con speranza a questa nuova esperienza, ma che sono stati costretti quasi immediatamente a ricredersi”. Voce, insomma, in venti mesi avrebbe perso la sua maggioranza e disperso il consenso dei crotonesi che non vedono l’ora di mandarlo a casa. “Se ha i numeri in Consiglio – chiosano Calabretta, Camposano, Gualtieri e i due consiglieri comunali – governi, ma lo faccia davvero, con i fatti e non con gli inutili quanto dannosi annunci, urla e schiamazzi a cui ci ha abituati; altrimenti si restituisca la parola ai crotonesi per far sì che in autunno questa città abbia già una nuova guida e una nuova amministrazione”.
