“Alla luce dell’ultima ordinanza prodotta dalla Regione Calabria e conseguentemente rafforzata dal Sindaco di San Giovanni in Fiore, siamo piombati in un blocco totale delle nostre attività economiche con gravissime ricadute non più risanabili, considerato che nessuno strumento compensativo sotto il profilo economico è stato previsto”. È quanto scrivo in una richiesta ufficiale di incontro (in webinar) da parte di 58 attività commerciali al primo cittadino di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro e all’assessore alle Attività Produttive Patrizia Carbone dopo l’ordinanza n.647, che prevede il rafforzamento delle misure di restrizione sul territorio fino al 26 aprile prossimo. “Il lavoro che non facciamo oggi non lo potremo recuperare, non avremo modo di farlo in un altro periodo perché intorno a noi, Cosenza e Crotone su tutti, sono regolarmente aperti – continua la richiesta – e se pure in palese crisi sanitaria, quei Comuni non hanno scelto la strada del ‘blocco’ dando la possibilità ai nostri colleghi di lavorare anche con nostri potenziali clienti. Che non passi il messaggio che siamo incoscienti perché così non è, altrimenti non avremmo investito in prevenzione e sicurezza nei nostri esercizi commerciali, né passi il messaggio che siamo noi gli untori di un fenomeno palesemente diffuso a 360° in ogni dove, magari principalmente nei comportamenti ‘familiari’ o ‘conviviali’ che in barba alle regole vengono attuati lo stesso”. “Per questo motivo e per discutere insieme sulla ‘necessità di istituzione della Zona Rossa’ siamo a chiedere – concludono i commercianti – un incontro urgente con una nostra delegazione, ovviamente in modalità webinar”.
ZONA ROSSA RAFFORZATA A SAN GIOVANNI, I COMMERCIANTI CHIEDONO UN INCONTRO ALL’AMMINISTRAZIONE
