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Maggio,17,2024

PONTE SULLO STRETTO, LUNARDI: APRIRE IL CANTIERE

“Spero di vedere realizzato il ponte sullo Stretto di Messina, ma sarà comunque troppo tardi. Stiamo gettando un mucchio di soldi, continuando a perdere tempo. È tutta colpa delle carenze culturali degli ultimi governi. Personalmente, ho fiducia in Draghi, che stimo molto, anche per il suo pragmatismo”. Lo dice Pietro Lunardi, ex ministro delle Infrastrutture, intervistato dal direttore della ‘Gazzetta di Parma’, Claudio Rinaldi. “Abbiamo perso anche troppo tempo, è ora di partire” sottolinea Lunardi, per il quale l’opera riveste un’importanza strategica per la continuità territoriale tra Calabria e Sicilia e sarebbe una occasione di rilancio per il Sud”. Lunardi ripercorre la storia dell’opera, dai progetti ai cantieri aperti e poi chiusi. Ricorda quando nel 2006 Romano Prodi bloccò tutto, chiuse il cantiere. “Fu una scelta scellerata, che ancora oggi mi stupisce”. Col progetto esistente occorrerebbero quattro, cinque anni al massimo per finire i lavori, per un costo di sei miliardi e mezzo, meno dell’investimento per la linea dell’Alta velocità Napoli-Bari o per la Salerno-Reggio Calabria. “Eurolink, il consorzio guidato da Salini che vinse la gara internazionale d’appalto, è pronto a costruire il ponte a proprie spese, in cambio della concessione” dice Lunardi. “Mi sembra una proposta ragionevole e interessante. E spero che Draghi, da buon pragmatico, non se la faccia scappare”.

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