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Aprile,26,2024

OPERAZIONE ARCHIMEDE, OBBLIGO DI PRESENTAZIONE PER IL SINDACO MELE

Il sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele, coinvolto nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Paola sui presunti illeciti nel settore della depurazione, dovrà presentarsi alla polizia giudiziaria. E’ questa la misura cautelare decisa dal GIP per il primo cittadino. Lo stesso GIP ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e cinque interdittive. Coinvolti tre responsabili degli Uffici tecnici di comuni dell’Alto tirreno cosentino ed alcuni imprenditori. Tra gli indagati anche un tecnico dell’Arpacal, sospeso dai pubblici uffici per un anno. Avrebbe violato il segreto d’ufficio; praticamente concordava con i gestori degli impianti di depurazione l’esecuzione dei controlli e la scelta del serbatoio da verificare. Nel registro degli indagati sono finite 17 persone, tra cui Vincenzo Cristoforo, assessore all’Urbanistica al Comune di Belvedere Marittimo, già indagato nell’inchiesta denominata “Appalti e massoneria”, al quale è stato imposto il divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale per un anno. Gli investigatori riferiscono di una “gestione approssimativa e scellerata” della depurazione e attestazioni di circostanze non corrispondenti al vero rispetto all’affidamento di lavori pubblici. L’indagine, che si è avvalsa di intercettazioni, pedinamenti e acquisizione di documenti, è partita ad ottobre del 2019 dopo una denuncia presentata nei riguardi di un gestore di impianto che poi si è scoperto avere il monopolio del servizio grazie alla complicità dei tecnici comunali. Intanto il vicesindaco di Diamante Giuseppe Pascale ha precisato che dalle indagini non emerge alcuna contestazione sui depuratori del Comune. Ha quindi rassicurato residenti e ospiti sul corretto funzionamento degli impianti di depurazione.

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