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Maggio,8,2024

In Questura Vibo ‘Stanza rosa’ per ascolto vittime vulnerabili

È stata inaugurata nella Questura di Vibo Valentia la “Stanza Rosa” per creare uno spazio protetto per l’ascolto delle vittime vulnerabili.
Sarà posta a disposizione dell’autorità giudiziaria ed utilizzata dalla Polizia, oltre che dalle altre forze dell’ordine, per l’audizione protetta di donne, minori ed altre vittime di reati nell’ambito della violenza di genere e domestica, secondo le linee guida descritte nelle convenzioni internazionali e per l’espletamento delle attività richieste dal cosiddetto “Codice rosso”.
La Sala è strutturata in due ambienti, uno ideato con l’ausilio di esperti in psicologia per assicurare che ogni dettaglio, dai colori delle pareti agli arredi, creino una favorevole condizione psico-fisica tale da far sentire protetta la vittima, spesso minorenne, nel racconto di fatti drammatici ed il più delle volte dolorosi; l’altro adiacente al primo, ove è possibile visionare “live” o registrare l’audizione.
Nel corso dell’ultimo anno la Squadra mobile di Vibo ha trattato 21 casi di “Codice rosso”, svolgendo indagini, dirette dalla Procura, avviate grazie alle denunce sporte dalle vittime, a conclusione delle quali ha effettuato 7 arresti su ordine dell’autorità giudiziaria.
L’inaugurazione della nuova sala, spiega la Questura, “ha lo scopo di ribadire e sollecitare tutte le vittime di violenze ed abusi a denunciare alle forze dell’ordine o all’autorità giudiziaria, al fine di consentire un intervento tempestivo da parte di esse ed evitare che amori malati possano degenerare in drammatiche conseguenze”.
A corollario dell’inaugurazione, nell’Auditorium della Scuola allievi agenti si è tenuto un convegno “Violenza di Genere” nel corso del quale il tema è stato illustrato nei suoi variegati aspetti, con interventi della sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, del procuratore di Vibo Camillo Falvo e del dirigente della I Divisione della Direzione centrale anticrimine della Polizia Marina Contino, nonché la testimonianza di un agente, Vincenzo Maria Tripodi, che in pochi istanti è riuscito ad intuire la situazione di pericolo in cui si trovava una donna vittima di violenza.(ANSA)

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