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Maggio,19,2024

Arrestato 45enne per detenzione e spaccio di droga, determinante il fiuto del cane antidroga Batik

I Carabinieri di Diamante con l’ausilio del Nucleo Cinofili dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori di Calabria nella mattinata di sabato 13 gennaio hanno tratto in arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di diverso tipo un 45enne del posto, già qualche anno fa arrestato dai Carabinieri per il medesimo motivo. I militari, nel corso di un normale controllo alla circolazione stradale, hanno sottoposto l’uomo a perquisizione personale e veicolare e, nella circostanza, hanno accertato che all’interno del suo pacchetto di sigarette era presente un grammo di marijuana e, in uno zaino, un bilancino di precisione, con residui di cocaina nonché denaro contante in banconote di vario taglio.
A questo punto la perquisizione è stata estesa anche nella sua abitazione con l’ausilio di una unità cinofila antidroga. Il cane di nome Batik è risultato determinante per il rinvenimento di un’ingente quantità di droga: lo stesso infatti ha più volte segnalato un armadio presente in camera da letto. Proprio sopra tale armadio, occultati in una scatola per scarpe e in una busta di plastica, sono stati scovati ben 103 grammi lordi di cocaina, 382 grammi lordi di hashish, ulteriori 18 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento. In un’altra autovettura in uso al soggetto, all’interno del vano portaoggetti, ben custoditi in un portadocumenti sono stati recuperati più di 2.000 euro in contanti, verosimilmente provento dell’illecita attività di spaccio.
Tutto la sostanza stupefacente è stata sequestrata e verrà sottoposta ad accertamenti tecnici da parte del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Vibo Valentia.
Al termine delle attività, l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Paola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari pertanto l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza di natura irrevocabile.

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