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Crotone
Aprile,27,2024

Una storia di “buona-sanità” arriva da Crotone

Riceviamo e pubblichiamo.

Io e mia moglie abbiamo deciso di scrivere queste poche righe perché vogliamo ringraziare pubblicamente il personale medico/sanitario del pronto soccorso e del servizio 118 dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, per aver letteralmente salvato la vita a nostra figlia Sofia, un anno compiuto da pochi giorni.
Nella notte tra il 20 e il 21 dicembre scorsi Sofia è arrivata in pronto soccorso in codice rosso, in preda prima a crisi convulsive, poi ad una crisi respiratoria. Abbiamo vissuto momenti drammatici, nei nostri occhi e nelle nostre menti è passato di tutto, ma i medici presenti, con l’aiuto di altri specialisti, non hanno perso la calma e senza fermarsi un momento hanno tentato di far rientrare una situazione che si era di molto aggravata, riuscendo a stabilizzare la nostra piccola per poi farla trasferire d’urgenza presso la Terapia Intensiva Neonatale di Cosenza, dove dopo un paio di giorni Sofia è tornata tra noi, sveglia e vigile.
Purtroppo spesso e volentieri si parla di malasanità, ma dalla nostra esperienza abbiamo constatato, al contrario, la presenza di un personale sanitario competente e di buon cuore, a cui però – nostro personale punto di vista – andrebbe dato modo di lavorare in serenità, anche e soprattutto nei momenti più delicati e critici come quello che abbiamo vissuto noi, situazioni che per medici e sanitari avvengono quotidianamente.
Vogliamo dunque da un lato fare un ringraziamento doveroso e sentito a medici e infermieri che, nonostante tutti i problemi che sono chiamati ad affrontare e sostenere, non si risparmiano e si spendono al servizio di noi pazienti e dall’altro, in particolare, ringraziamo quei sanitari (non ne conosciamo i nomi, ma ci ricorderemo i loro volti per sempre) che quella notte hanno dato una seconda possibilità alla nostra bambina. Un grazie lo dedichiamo ai Comandi Provinciali dei Carabinieri di Crotone e di Cosenza intervenuti nella staffetta che ci ha portati a Cosenza, alla Sala Operativa della Polizia Stradale di Crotone che ha garantito sullo stato della Statale 107 Silana-Crotonese, alle Guardie Giurate presenti, al personale medico del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale di Cosenza e anche ad amici, parenti e sconosciuti che con una pacca sulle spalle ci hanno dato il loro conforto.
Nel ringraziare chi ha aiutato Sofia, approfittiamo per fare un appello a tutte le istituzioni affinché ci sia sempre più attenzione alle condizioni in cui questi professionisti sono chiamati a svolgere il loro durissimo lavoro, non dimenticando anche la possibilità di aprire reparti specializzati.
Ancora grazie per tutto quello che avete fatto! Sofia, Carmine e Rossella.

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