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Aprile,26,2024

TUNISIA CON FAO E PAESI MED PER PRESERVARE CORALLO ROSSO

La Tunisia sta lavorando, in collaborazione con l’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e con diversi paesi del Mediterraneo, per preservare il corallo rosso nel Mediterraneo attraverso un programma di ricerca volto a raccogliere tutti i dati sulle popolazioni di corallo esistenti e sulle specie minacciate e alla creazione di un database sul corallo rosso nel Mare di Nostrum. Secondo un comunicato stampa della Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo (Gfcm) della Fao, questo database, che verrà creato nel 2022 con il completamento del programma, aiuterà a determinare le misure di gestione più appropriate per la conservazione del prezioso corallo rosso nel Mediterraneo. Il Programma di ricerca sul corallo rosso del Mediterraneo, che terminerà nel dicembre 2022, è stato avviato nel marzo 2020 dalla Fao, attraverso la Gfcm, con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulle specie prioritarie e fornire consulenza ai funzionari dei paesi mediterranei. Nell’ambito di questo programma, il ministero tunisino dell’Agricoltura, delle risorse idrauliche e della pesca e l’Istituto nazionale di scienze e tecnologie marine (Instm) collaborano dal 2020 con istituti di ricerca, università e ministeri di Algeria, Croazia, Spagna, Francia, Grecia e Italia per rafforzare la ricerca scientifica e la raccolta dati sul corallo rosso nel Mar Mediterraneo. Inoltre, la Fao, attraverso la sua Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo, sta lavorando con la Tunisia e altri paesi per rafforzare il controllo e il monitoraggio delle attività di pesca, mentre si adopera per mantenere la raccolta del corallo rosso a un livello sostenibile. «Non si tratta solo delle comunità che pescano corallo; esistono generazioni di persone legate alla pesca, lavorazione e commercio dei coralli. Dobbiamo sostenere queste comunità in modo che questo sia sostenibile a lungo nel futuro», afferma Kim Friedman, Senior Fishery Resources Officer presso la Fao. Il corallo rosso è un bene prezioso fin dalla preistoria. Tracce di questo variopinto organismo sono state trovate nei siti archeologici di tutta Europa e per secoli ha adornato l’arte religiosa, le sculture, gli ornamenti e i gioielli. Si può trovare in tonalità che vanno dal rosa pallido al rosso intenso e il corallo di alta qualità viene venduto fino a 6 000 dollari (circa 5 000 euro) al chilogrammo. Alcune preziose specie di corallo, incluso il corallo rosso, sono ora riconosciute come vulnerabili a causa di una serie di cause, tra cui l’innalzamento della temperatura del mare, l’inquinamento delle acque e la raccolta incontrollata. Insieme al cambiamento climatico, questi problemi minacciano la sopravvivenza a lungo termine del corallo rosso e di molte altre specie acquatiche nei nostri mari e oceani sempre più vulnerabili.

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