Tre persone, due delle quali erano stati denunciati in stato di libertà lo scorso luglio, sono state arrestate dai Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro con l’accusa di furto e di detenzione illecita di armi e munizionamento.
I militari, nell’ambito dei controlli effettuati per prevenire gli illeciti ambientali, nei mesi scorsi avevano avviato accertamenti, a Gioia Tauro, su un terreno confinante con gli argini del fiume Petrace e adibito a cava di materiale inerte.
A seguito dell’ispezione erano state rilevate irregolarità nella gestione dell’attività di estrazione e due persone erano state denunciate in stato di libertà poiché ritenute responsabili di aver realizzato una cava di più di 15 metri di profondità e 20 di larghezza, senza le previste autorizzazioni.
L’area in questione era stata sequestrata assieme a 2 mezzi d’opera. Inoltre, nel corso dell’ispezione, erano emersi indizi su possibili attività di estrazione illecita di materiali dal greto del fiume Petrace. Ed è stato proprio a seguito di ulteriori servizi di osservazione e controllo che i carabinieri hanno sorpreso le tre persone arrestate mentre prelevavano inerti dal greto del fiume Petrace.
I tre, secondo quanto riferito, allo scopo di raggiungere il corso d’acqua ne avrebbero alterato gli argini modificando radicalmente il terreno demaniale e causando anche importanti compromissioni ambientali. L’area oggetto della presunta attività illecita è stata sequestrata assieme ai mezzi d’opera e scavatori utilizzati.
A seguito di perquisizioni nelle abitazioni di due degli arrestati, inoltre, sono state scoperte e sequestrate delle armi illegalmente detenute. In particolare, uno di loro è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7,65, completa di due caricatori, 47 munizioni dello stesso calibro e 87 ulteriori munizioni per fucile calibro 12 mentre l’altro deteneva un fucile sovrapposto.