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Aprile,24,2024

SUPERBONUS, NUOVE REGOLE PER LA CESSIONE DEL CREDITO: ECCO LE NOVITÀ

Il decreto Aiuti, quello che ha fatto cadere il Governo, è stato approvato ed è pienamente operativo. Ha semplificato in maniera significativa le cessioni del credito. Il superbonus consiste in una detrazione fiscale pari al 110% delle somme agevolabili che il Fisco restituisce in quattro anni. Ma quasi nessuno lo chiede, perché bisogna avere i soldi per pagare imprese e professionisti. Per accedere all’agevolazione la strada della cessione del credito fiscale, sotto forma di sconto in fattura da parte dell’impresa o di cessione diretta a terzi, è praticamente obbligata. In questo momento le procedure di cessione vanno ancora molto a rilento. Le banche hanno esaurito i plafond a disposizione per questo business; e poi ci sono le vicende giudiziarie che hanno portato a sequestri da parte della magistratura di somme nei cassetti fiscali delle banche per operazioni sospette. Le norme introdotte dal decreto Aiuti rendono possibile alle banche cedere a loro volta ai loro correntisti. Un professionista che deve pagare l’Iva trimestrale può farsi cedere 100 euro di credito dalla banca pagandolo 99 e girare i 100 euro all’Erario. Per chi ha da ristrutturare con il superbonus di tempo però non ce n’è più o quasi. Ricordiamo le scadenze attualmente previste: 31 dicembre 2022 per gli edifici unifamiliari. 31 dicembre 2023 per le case popolari e per i condomini. Per ottenere il superbonus energetico bisogna migliorare di almeno due classi energetiche. Ed è necessario compiere almeno uno dei due lavori considerati trainanti: l’isolamento termico o il cambio della centrale termica. Sono però trainate altre opere, ad esempio il cambio degli infissi, l’installazione di fotovoltaico, le colonnine ricarica auto elettriche o l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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