Sud ancora in svantaggio per povertà e maltrattamenti infantili

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La spesa per ogni cittadino italiano è pari a 124 euro: nel Sud però è di 58 euro, meno della metà del resto del Paese. Insomma, un cittadino del Meridione riceve meno del 50% dei servizi e delle prestazioni di un italiano che risiede nel Centro e nel Nord del nostro Paese. Le diseguaglianze regionali, dunque, pesano sulle prospettive di chi nasce al Sud, dove sono concentrate le Regioni con i dati peggiori relativi alla povertà, ai maltrattamenti subiti dai bambini, alle opportunità scolastiche. La Fondazione CESVI ha inaugurato a Siracusa la quinta Casa del Sorriso italiana.
Le Case del Sorriso hanno l’obiettivo di promuovere i diritti dei bambini e delle bambine e a prevenire povertà educativa e trascuratezza, aiutando sia i minori che i familiari. In Italia CESVI ha sostenuto attraverso i suoi interventi e progetti a favore dell’infanzia 2500 beneficiari, di cui 1.600 minori nel 2022, mentre nei primi 6 mesi del 2023 sono già 1400 le persone supportate e di queste 1000 sono minori. Il divario territoriale continua a soffocare il futuro di migliaia di bambine e bambini del Mezzogiorno. La povertà assoluta colpisce nel Paese quasi 1 milione e mezzo di bambini. E se nel 2022 in Italia è diminuita la popolazione a rischio di esclusione sociale, non è stato così al Sud, che resta l’area con la maggior percentuale di individui a rischio. Al Sud mancano le mense scolastiche, e quindi le classi a tempo pieno, fattore di prevenzione dell’abbandono scolastico e i posti-nido per la prima infanzia sono ancora più carenti che nel resto del Paese.

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