Inizierà il prossimo 9 settembre, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro, il processo a carico di un sacerdote, all’epoca dei fatti parroco di Cirò Marina (KR), con l’accusa di “prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata”. Il prete, secondo l’accusa, nel 2013 avrebbe costretto un ragazzino di 16 anni con problemi psichici a prostituirsi, e successivamente con la paura di essere scoperto, avrebbe fatto minacciare di morte sia il minore che la sua famiglia, costringendoli ad abbandonare la cittadina jonica. Secondo la tesi dell’accusa il cinquantaseienne parroco avrebbe costretto il minore ad avere rapporti intimi, orali, in cambio di soldi, vestiti e di un telefono cellulare. Telefonino che il 16enne ha utilizzato per riprendere i rapporti con il sacerdote, che scoperto dell’esistenza del video avrebbe prima tentato di offrirgli dei soldi e al rifiuto del ragazzo e dei suoi familiari, avrebbe assoldato alcune persone per picchiare il compagno della madre del giovane.
PROSTITUZIONE MINORILE E TENTATA ESTORSIONE, PRETE RINVIATO A GIUDIZIO
