Buone notizie per l’Università della Calabria. L’Unical, infatti, è tra le quattro Università italiane a essere spoke,per l’Intelligenza artificiale e per la Cybersecurity nei partenariati estesi selezionati dal Ministero. L’ateneo è coinvolto anche nei progetti su Invecchiamento, Telecomunicazioni, Energia, e Cultura umanistica. Prosegue dunque l’impegno nell’ambito delle attività di ricerca, progettazione e sviluppo di soluzioni innovative, riuscendo a cogliere le importanti opportunità offerte dal Piano nazionale di riprese e resilienza. La conferma arriva dai risultati dell’ultimo bando competitivo, in ordine di tempo, pubblicato dal ministero dell’Università e della Ricerca (Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”) per la costituzione dei partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende sul territorio nazionale. L’Unical è presente in 6 dei 14 progetti che sono stati selezionati dal ministero per passare alla fase negoziale. In due di questi – relativi alle aree ‘intelligenza artificiale’ e ‘cybersecurity’ – l’Unical sarà uno spoke nazionale, con un ruolo primario quindi di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca. Insieme a Bologna, Roma Sapienza, e Politecnico di Torino, l’Unical è tra i pochissimi atenei che saranno uno spoke in entrambi i partenariati sull’information technology, a conferma del primato dell’ateneo in questo ambito. Il primo partenariato (denominato Future Artificial Intelligence Research) ha come capofila il Cnr. Referente Unical è il rettore Nicola Leone, coadiuvato dal prorettore Francesco Scarcello, e il budget assegnato all’ateneo supera i 16 milioni. Di questi, quasi 7 saranno investiti in bandi a cascata, che amplieranno sul territorio il raggio d’azione del finanziamento, mentre 1 milione 700mila euro saranno destinati all’assunzione di nuovi ricercatori e 1 milione ai dottorati di ricerca. Fanno parte del partenariato, con il ruolo di spoke, anche i Politecnici di Milano e Torino, la Fondazione Bruno Kessler, l’Istituto italiano di tecnologia, le università di Bari, Napoli Federico II, Roma Sapienza, Bologna, Pisa. Il secondo partenariato in cui l’Unical è spoke (SEcurity and RIghts in the CyberSpace) vede come capofila l’Università di Salerno. Il referente Unical è il professor Andrea Pugliese, che coadiuverà il responsabile scientifico professor Francesco Buccafurri della Mediterranea di Reggio Calabria, e il budget per l’ateneo supera i 14 milioni di euro. Circa 1 milione di euro finanzierà bandi a cascata. Sono coinvolti insieme all’Unical, con il ruolo di spoke, il Cnr, le università di Salerno, Cagliari, Genova, Verona, Bologna, Roma Sapienza, Milano e il Politecnico di Torino.
L’Unical è poi coinvolta come partner nel progetto Age-in, guidato dall’Università di Firenze, sulla tematica “Conseguenze e sfide dell’invecchiamento”. L’ateneo è co-founder dell’hub e affiliata in tre spoke. Il referente Unical è il professor Giuseppe Passarino e il budget assegnato all’ateneo supera i 6 milioni di euro. Ad altri tre partenariati, infine, l’Unical partecipa con il coinvolgimento diretto di suoi ricercatori, che opereranno “in convenzione” presso atenei sedi di spoke. Si tratta, nello specifico, dei progetti Telecomunicazioni del futuro, Scenari energetici del futuro, Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività.