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Maggio,2,2024

Processo Miramare, chiesta la conferma della condanna a un anno e quattro mesi per il sindaco Falcomatà

Conferma della condanna di primo grado ad un anno e quattro mesi di reclusione per abuso d’ufficio. È la richiesta fatta dal procuratore generale, Walter Ignazitto, rappresentante della pubblica accusa nel processo d’appello a carico del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe
Falcomatà, imputato di abuso d’ufficio ed attualmente sospeso in applicazione della legge Severino. L’accusa contestata a Falcomatà riguarda i presunti illeciti, risalenti al 2015, nella procedura di affidamento dell’immobile di proprietà del Comune che un tempo ospitava l’albergo “Miramare” all’associazione “Il sottoscala”, riconducibile all’imprenditore Paolo Zagarella. L’affidamento dell’immobile, secondo l’accusa, avrebbe rappresentato una contropartita per la concessione da parte di Zagarella a Falcomatà di alcuni locali per ospitare la sua segreteria elettorale nel corso della campagna elettorale per le amministrative del 2014, a titolo gratuito.

Falcomatà è stato condannato per abuso d’ufficio ed assolto per falso. Insieme al primo cittadino furono condannati ad un anno di reclusione, anche loro per abuso d’ufficio, con pena sospesa per tutti, gli assessori che componevano la sua Giunta.

Per tutti, come per Falcomatà, scattò la sospensione per un anno e mezzo. Il procuratore generale Ignazitto ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado anche per gli altri imputati.

Il processo riprenderà il 18 ottobre, giorno in cui inizieranno le arringhe dei difensori degli imputati.

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