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Maggio,20,2024

PITARO PRESENTA UNA MOZIONE SULLA CRISI DEI SETTORI MATRIMONI ED EVENTI

“Il settore dei matrimoni, e più in generale degli eventi privati, è al collasso. La pandemia ha generato una preoccupante flessione del fatturato e un azzeramento degli eventi che, se si vuole far ripartire l’economia del Paese, devono essere scongiurati al più presto, considerato che tale settore, riconosciuto in Italia e all’estero come un’eccellenza italiana, contando a livello nazionale circa 50mila operatori economici, tra imprese e liberi professionisti, e oltre 500mila persone impiegate, contribuisce a valorizzare i territori, le produzioni locali e le culture locali e in ultimo a creare identità sociale”. E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Pitaro che ha presentato una mozione in Consiglio regionale dopo aver incontrato Emanuele Spagnolo, capo delegazione Calabria della Federmep (Feder matrimoni ed eventi privati), e Francesco Mazzei, componente della delegazione. “La Regione si impegni – prosegue Pitaro – per una ripartenza in sicurezza che permetterebbe agli operatori economici di acquisire una liquidità di cassa di fondamentale importanza e allo stesso tempo ne beneficerebbero anche l’indotto, dal turismo all’artigianato locale alla ristorazione. Secondo i dati resi noti da Confartigianato, in CALABRIA si contano 17.528 imprese totali nei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie
e wedding pari al 9,3% dell’intero sistema imprenditoriale della regione e, inoltre, nei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding operano complessivamente 36.505 occupati. Ebbene, non si può certo stare a guardare di fronte a una fetta importante della nostra economia che dà lavoro a tantissimi calabresi”. “Considerato che – sottolinea Pitaro nel testo della mozione – l’articolo 16 comma 2 del DPCM del 2 marzo 2021 vieta ogni
festa, anche conseguente a cerimonie religiose o civili; il decreto legge 52/2021 calendarizza la ripresa per numerose attività economiche e commerciali, non contemplando tuttavia le feste, che restano quindi vietate ai sensi dell’articolo 16 del DPCM del 2 marzo 2021; il 28 aprile 2021 la Conferenza delle Regioni ha adottato Le ‘linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali’, ivi comprese le cerimonie: tali linee guida risultano essere immediatamente operative, senza necessità di ulteriori approvazioni o recepimenti, ma limitatamente alle attività non vietate da altre norme”. “A fronte delle ingenti perdite registrate a causa dell’adozione dei codici Ateco quale parametro per la richiesta dei ristori – sottolinea il consigliere regionale – gran parte degli operatori economici del settore ha ricevuto esigui contributi, spesso sufficienti appena a pagare tasse e imposte; considerato ciò, occorre che la Giunta regionale porti in sede di Conferenza delle Regioni la richiesta di fissazione di una data per la ripresa dei matrimoni e degli eventi affinché tale richiesta
possa poi essere posta all’attenzione del governo in sede di Conferenza Stato-Regioni. La Giunta dovrebbe altresì sollecitare il governo affinché nel decreto Sostegni bis sia incrementato il fondo a favore del settore istituito con il decreto Sostegni”.

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