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Maggio,2,2024

“PATTO ANTIRACKET” A REGGIO CALABRIA: CARTELLI NEI CANTIERI

Da oggi a Reggio Calabria ci sono circa 30 cantieri che esporranno il cartello del “Patto antiracket” stipulato tra Prefettura, Federazione antiracket italiana e l’Associazione nazionale costruttori edili. Il primo è stato scoperto nel cantiere dell’imprenditore Francesco Siclari, alla presenza del nuovo commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket Maria Grazia Nicolò, del prefetto Massimo Mariani e del presidente della Fai Tano Grasso. Quest’ultimo ha spiegato che quella di oggi “non è un’iniziativa di sensibilizzazione, ma di contrasto e di prevenzione”. “Allo ‘ndranghetista che legge – ha affermato Grasso – questo cartello dice due cose: che questo cantiere appartiene a un imprenditore che ha scelto di denunciare e che è attenzionato dalle forze di polizia ed è sottoposto a una forma di vigilanza. Rappresenta una straordinaria forma di deterrenza, allontana il mafioso che capirà che se si dovesse avvicinare è altissimo il rischio di essere scoperto ed essere denunciato. Adesso nessun imprenditore resta isolato perché c’è l’associazione e soprattutto c’è questo straordinario rapporto con le forze di polizia, con l’autorità giudiziaria e con le istituzioni. Questo cartello non è facile averlo. Oggi ci saranno 30 cantieri che lo esibiranno in contemporanea. Per averlo l’imprenditore è sottoposto a un rigidissimo controllo da parte della Prefettura. Non basta volerlo, bisogna meritarselo. La funzione è mandare un segnale netto alla ‘ndrangheta. Qui abbiamo già avuto qualche segnale positivo come richieste. In un posto difficile come Reggio non si convince con un convegno o con lo schiocco delle dita un imprenditore a denunciare, ci vuole tempo, fatica e bisogna coltivare il rapporto di fiducia con lo Stato. Più forte è questo rapporto, maggiori sono le probabilità che un imprenditore possa denunciare”. Siclari ha ringraziato Mariani e ha sottolineato di voler essere “uno sprone per altri imprenditori che ancora ad oggi, per paura o per qualsiasi altro motivo, non hanno avuto la forza di reagire. Noi siamo qua e abbiamo a fianco le istituzioni per essere di supporto agli imprenditori indecisi. Dobbiamo tirare fuori gli attributi e dire basta”.

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