Operazione della DIGOS “Wet Shoes” contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Nelle prime ore della mattinata, la Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione denominata “WET SHOES”, ha eseguito l’Ordinanza di Custodia Cautelare con la quale il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ancona ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per due tunisini e degli arresti domiciliari per un terzo connazionale.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, è scaturita dalle indagini connesse all’attentato terroristico del 19 dicembre del 2016 a Berlino dal tunisino Anis Amri.
Per due cittadini tunisini è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per una terza persona, anch’essa originaria del paese nord africano, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
L’operazione “WET SHOES” prende il nome da una conversazione intercettata dagli inquirenti nel corso di uno sbarco di clandestini avvenuto a Mazara del Vallo, nella quale uno dei sodali fa presente di aver paura di essere controllato dalle Forze di Polizia con a bordo gli stranieri appena sbarcati, in quanto gli stessi avevano ancora “le scarpe bagnate”.
Nel corso dell’operazione di polizia sono state eseguite 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati per vari reati e di altre 26 persone, risultate contigue a vario titolo all’organizzazione criminale e tutte attestate nelle province di Ancona, Fermo, Ferrara, Catanzaro, Modena, Macerata, Siracusa e Verona.
Contestata l’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante della transnazionalità.