MISSILI RUSSI SU UN CENTRO COMMERCIALE A KREMENCHUK: 10 MORTI E 40 FERITI

Una strage di civili in un centro commerciale pieno di gente. A Kremenchuk, nella regione di Poltava sulle rive del fiume Dnirpo, nell’Ucraina centrale, “oltre mille persone” stavano facendo acquisti all’interno dell’Amstor, 300 metri dalla stazione ferroviaria, quando poco prima delle 16 locali due missili russi lo hanno centrato, provocando almeno 10 morti e oltre 40 feriti, di cui 6 in condizioni gravi. Ma per le autorità il conteggio delle vittime potrebbe crescere ancora, viste le difficoltà a domare l’incendio seguito al bombardamento e i timori di persone rimaste sotto le macerie dell’edificio di oltre 10 mila metri quadrati, ora “completamente distrutto”. Secondo le prime ricostruzioni dell’esercito di Kiev, l’attacco è stato compiuto con due missili a lungo raggio Kh-22 sparati dalla regione russa di Kursk da bombardieri Tu-22M3, decollati dalla base di Shaykovka. L’obiettivo colpito non costituiva un “pericolo per l’esercito russo” e non aveva “nessun valore strategico”, ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’attacco ha preso deliberatamente di mira “il tentativo delle persone di vivere una vita normale, che fa arrabbiare così tanto gli occupanti”. Per il governatore Dmytro Lunin “è un altro crimine di guerra russo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia come un “atto terroristico spudorato” il raid russo sul centro commerciale a Kremenchuk.