“La decisione di chiudere la tendopoli ministeriale comunicata dal prefetto di Reggio Calabria ai sindaci di S. Ferdinando e Gioia Tauro è un primo passo in avanti ma certamente non è risolutiva del problema abitativo per i lavoratori stagionali immigrati che ogni anno arrivano nella piana di Gioia Tauro”. E’ quanto afferma Amalia Bruni, leader dell’opposizione al consiglio regionale della Calabria. “Per questo saremo attenti e vigileremo per evitare che si ripeta l’operazione propagandistica fatta dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini nel 2019 con lo sgombero della baraccopoli senza aver creato valide alternative legate al diritto alla abitazione dei lavoratori, già umiliati da paghe da fame e da ritmi di lavoro massacranti. E’ da tempo – continua la scienziata calabrese rivolgendosi direttamente al presidente Occhiuto – che assistiamo al proliferare della politica degli spot pubblicitari senza che a questi ci sia un riscontro concreto. La Calabria, dopo il suo insediamento, e grazie a tutti gli annunci che lei ha fatto dovrebbe essere una regione modello ma purtroppo non è così. E’ necessario mettere in campo una proposta organica di politiche abitative per dare finalmente dignità ai lavoratori stagionali. Noi siamo pronti, come abbiamo dimostrato in questi mesi di lavoro ad offrire il nostro contributo di idee per trovare valide soluzioni. In tal senso – conclude Amalia Bruni – ci troviamo d’accordo con i sindaci i quali hanno messo in evidenza proposte concrete anche attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR”.
