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Crotone
Maggio,15,2024

MEDUSE: COME AGISCONO E CHE COSA FARE SE CI VENIAMO A CONTATTO

Il contatto con le meduse può dare molto fastidio senza però causare danni seri. Diversamente, se l’incontro ravvicinato avviene nei mari tropicali (ma non solo, come si evince dalla vicenda avvenuta a Catania), si può rischiare addirittura la vita, soprattutto se non si prendono le giuste precauzioni. I tentacoli della medusa contengono al loro interno un organo urticante. A contatto con l’uomo la medusa libera tossine che possono avere vari effetti. Le meduse dei nostri mari in genere causano dolore bruciante al primo contatto, orticaria dolorosa simile a un’ustione, gonfiore, eritema, vescicole e bolle. La Caravella portoghese è una medusa presente sia ai tropici sia nel Mediterraneo ed è potenzialmente letale. Può causare forti sintomi locali, ma anche nausea, vomito e spasmi muscolari. Bisogna risciacquare subito con acqua di mare per lenire il dolore e favorire il distacco dei tentacoli. E poi asportare i residui del tentacolo con delle pinzette o a mani nude. Per ridurre il dolore vanno bene anche gli impacchi di ghiaccio. Anche il bicarbonato di sodio (applicato localmente) può dare beneficio. In caso di sintomi allergici si può prendere un antistaminico. Se andate in vacanza in aree esotiche, lì troverete specie di meduse diverse. Occorrerà sciacquare la zona interessata con aceto. Se non avete l’aceto, usate acqua di mare. Per le meduse mediterranee evitate l’aceto; non usate disinfettanti alcolici; non fate bendaggi compressivi. Non esponete al sole le zone colpite per una settimana. Non applicate acqua di rubinetto o di bottiglia. Ci penserà il mare a farvi guarire.

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