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Maggio,2,2024

Medicina e numero chiuso, il Ministro Bernini prova a riformare

Mentre in Calabria tiene banco la polemica sulla istituzione di una seconda facoltà di medicina, con il presidente della regione e il sindaco di Catanzaro che replicano e controreplicano, il ministro dell’Università Anna Maria Bernini istituisce un gruppo di lavoro per ragionare se è il caso di superare l’attuale sistema o se sarà sufficiente proseguire aumentando il numero di posti per le matricole come è avvenuto negli ultimi anni, in cui si è passati da poco più di 9 mila posti a 15 mila, con un aumento del 50 per cento. Con una lettera al Corriere della Sera, il ministro ha annunciato l’intenzione di capire quali modifiche portare all’attuale sistema di accesso. E alcuni si sono subito schierati contro i test di ingresso. Spinge per togliere il numero chiuso anche il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. “Abbiamo un numero di medici assolutamente insufficiente per il presente e per il futuro, mentre ragazze e ragazzi restano esclusi ogni anno dal corso di laurea a causa di un test che sembra più un terno al lotto che una vera e propria prova di selezione”. Le regole sono già cambiate con la riforma del precedente governo che entra in vigore quest’anno. Non ci sarà più il concorsone a settembre, ma un sistema di prove più articolato in cui gli studenti dell’ultimo e del penultimo anno delle scuole superiori hanno a disposizione quattro tentativi (ad aprile e luglio) per cimentarsi con il test. Bernini ha intenzione di capire come funziona questo sistema che debutterà il 13 aprile. Potrebbe esserci un aumento degli studenti ammessi, ma al momento rischierebbe di mettere in crisi le università per mancanza di spazi, di professori e di risorse adeguate a reggere l’urto di 60 mila matricole. Si tratta di analizzare i numeri e le procedure di accesso a medicina ma anche di affrontare l’altrettanto importante tema delle specializzazioni, che finora avevano creato un imbuto per la professione. I posti infatti sono meno dei laureati.

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