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Crotone
Maggio,9,2024

l’Avellino è una spanna sopra il Crotone. Si chiude il discorso promozione diretta: ci crede solo Lerda

A Catanzaro possono tranquillamente mettere lo champagne in ghiacciaia e prepararsi a festeggiare anche se siamo certi qualcuno sta già brindando. Il Crotone ad Avellino perde per 3-1 e abbandona praticamente tutti i sogni di gloria relativamente al primo posto e questo è un sentimento che praticamente tutti condividono tranne Lerda che evidentemente deve continuare a recitare il suo ruolo di allenatore rilasciando anche dichiarazioni che onestamente si fa fatica a condividere. Undici punti dalla vetta a 12 gare dalla fine con un Catanzaro superlanciatissimo, con un Crotone che sicuramente accuserà il contraccolpo della sconfitta del Partenio Lombardi, che alla prossima contro il Foggia non avrà Chiricò squalificato. Ma veniamo alla partita e in modo particolare a come Lerda l’ha giudicata dopo il triplice fischio. «Primo tempo abbiamo subito due eurogol ma noi ci abbiamo messo del nostro, vittoira che l’Avellino ha costruito sulle seconde palle…». Questo l’incipit della conferenza stampa di Lerda ma qui il dubbio ci assale. Ma abbiamo visto un’altra partita rispetto a quello che ha visto Lerda, oppure (ed è la cosa più logica) il tecnico del Crotone ha provato a cercare scuse ma con scarsi risultati? Perchè, e lo dichiamo per l’ennesima volta, se si affronta una squadra di gamba e che corre e opponendo una mediana in inferiorità numerica la cosa peggiore che ti può capitare è perdere il controllo del gioco e il più delle volte anche la partita. È successo per l’ennesima volta ad Avellino ma con l’aggravante di una formazione non condivisibile, con tre registi tutti insieme in campo. Squadra compassata, lenta, senza mordente e naturalmente senza nemmeno un incontrista di ruolo. Mazzocchi, Casarini, D’Angelo e Kanoute (perchè alla fine è stato questo il centrocampo irpino) hanno trovato campo libero contro Carraro, D’Errico e Petriccione. Per loro niente protezione (perchè i tre attaccanti non aiutano come dovrebbero) ed ecco che sulle seconde palle e a metà campo l’Avellino ha comandato. Ma non per sfortuna o virtù dello spirito santo ma perchè gli è stato concesso. Due eurogol ha detto Lerda: ma siamo sicuri? Sul primo Mazzocco calcia con la visuale completamente libera, a palla scoperta senza nessuna opposizione. Sul 2-0 D’Angelo controlla e prende la mira per metterla sul palo lontano senza nessun contrasto. E lasciamo perdere tutte le palle gol sprecate da Trotta e soci. Lerda ha detto che il suo Crotone è stato in partita anche nel primo tempo, che nella ripresa c’è stata una sola squadra in campo e che il terzo gol (che andava evitato) ha di fatto tagliato le gambe. Non una parola di autocritica, anzi sì: abbiamo fatto tutto noi nel bene e nel male. Abbiamo assistito a 26 partite nelle quali il Crotone non ha mai giocato bene. E in 26 partite il progetto tecnico è rimasto sempre lo stesso. I 59 punti in classifica, a nostro modesto avviso, sono frutto della scarsa qualità degli avversari affrontanti e delle giocate personali dei calciatori rossoblù che in termini di qualità non sono  secondi a nessuno. Non a caso appena il Crotone si è misurato con squadre un po’ blasonate ci ha sbattuto contro (Foggia, Catanzaro e Avellino). E anche contro le ‘altre’ il Crotone ha sempre faticato e in modo particolare contro Gelbison e Potenza. E al netto delle chiacchiere da bar, così come le bolla Lerda a fine gara in sala stampa al Partenio, crediamo che il progetto di voler tornare in B immediatamente senza passare dai playoff sia ormai fallito. Ora, che piaccia o no, bisogna cominciare a ragionare in ottica spareggi. Ma con questo progetto tecnico che cocciutamente viene riproposto ad ogni gara, quante chance avrà il Crotone di passare il turno e acciuffare la promozione? Una riflessione alla quale invitiamo la società a fare perchè gli uomini e i mezzi ci sono.

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