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Crotone
Maggio,17,2024

L’aggressione a Davide, 20 anni e 4 mesi a Nicolò Passalacqua

20 anni e 4 mesi. E’ questa la pena inflitta dal GUP di Crotone nel giudizio abbreviato contro Nicolò Passalacqua, che l’11 agosto dell’anno scorso aggredì Davide Ferrerio per futili motivi, causando lesioni gravissime e provocando il coma irreversibile in cui si trova da allora. Tensione in mattinata. Prima gli sguardi torvi, poi gli insulti reciproci e infine le minacce all’esterno del palazzo di giustizia di Crotone quando si sono incrociati i familiari di Davide e quelli del suo aggressore, il 23enne Nicolo’, alla sbarra con l’accusa di tentato omicidio aggravato dai motivi abietti e futili. Salvatore Iannone, difensore di Passalacqua, aveva chiesto la derubricazione del reato. “Ci aspettiamo giustizia – aveva detto – perché il fatto è grave ed è giusto che Passalacqua paghi per quello che ha commesso, ma che Passalacqua non sia il capro espiatorio di qualcosa che non dovrebbe accadere nella nostra civiltà. Ritengo la richiesta del pm esagerata perché, di fronte alla contestazione del reato di tentato omicidio, siamo ad una pena finale di 20 anni in abbreviato che non pare essere una pena congrua né possa essere percepita giusta da chi ha commesso il fatto. La pena per essere socializzante deve essere percepita giusta”. Uno degli avvocati che assistono i familiari di Davide Ferrerio, Gabriele Bordoni, ha chiesto un risarcimento da un milione e 200mila euro. Bordoni, nel suo intervento, ha parlato del compito del giudice, “di riconciliare quello che l’aggressore con il suo comportamento ha rotto. Se vogliamo lenire la rabbia del dolore – ha detto ancora il legale – serve la giustizia”.

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