I finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro conservativo di 2,5 milioni di euro emesso dalla Procura regionale della Corte dei conti per la Calabria nei confronti della Fraternità di Misericordia di Isola Capo Rizzuto e i suoi ex vertici, portando al sequestro di 33 tra immobili e terreni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro.
La vicenda nasce dall’inchiesta “Jonny”, condotta nel 2017 dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che portò al fermo di 68 indagati e al sequestro di beni per oltre 60 milioni di euro facendo luce, tra l’altro, sulle presunte condotte illecite realizzate attraverso la Misericordia, gestore del centro di accoglienza per migranti Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto (Crotone), dai vertici della stessa.
La Corte dei conti, nella sentenza di primo grado di aprile scorso, ha stabilito che l’intera operazione ha comportato un danno erariale per 34 milioni di milioni di euro derivante da anni di mala gestione di fondi pubblici italiani ed europei, destinati all’accoglienza e al supporto dei migranti.