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Aprile,25,2024

IL GOVERNO VALUTA TEST SALIVARI PER APRIRE SCUOLE PIÙ SICURE

“Il ministero della Salute sta valutando l’evidenza del test salivare per monitorare, attraverso gruppi di alunni, e prevenire l’eventuale contagio importando il ‘modello Lazio e Bolzano’ a scuola un po’ in tutte le Regioni, ma sono queste ultime che hanno la competenza: e questo ci preoccupa, avremo ancora una volta una situazione a macchia di leopardo”. Lo dice Maddalena Gissi, segretario Cisl Scuola. Gissi sottolinea come sia sbagliata la difformità tra territori che ha portato la dad a richiesta, per esempio, in Puglia. “Serve una presa di posizione di Regioni, Anci, Upi e Governo per garantire maggiore uniformità”, aggiunge. La Flc Cgil chiede che il Governo rivaluti la scelta per la ripresa attività scolastiche in presenza al 100% dal 26 aprile e lavori concretamente per raggiungere l’obiettivo in sicurezza a partire dalla ripresa immediata della campagna di vaccinazione. “Ci troviamo davanti a un atto di volontà politica non supportato da condizioni reali. Prima di decidere la riapertura al 100% in presenza bisogna riprendere subito la campagna di vaccinazione, rinnovare i protocolli di sicurezza, effettuare tracciamenti, anche a campione, valutare i dati dei vaccinati. In caso contrario non c’è alcuna garanzia”, dice il segretario Francesco Sinopoli. “La riapertura delle scuole del prossimo 26 aprile prevista dal governo con la presenza al 100% degli studenti delle superiori più che un atto di fiducia verso la ripresa ci sembra un ulteriore scaricabarile degli amministratori verso i dirigenti scolastici”. E’ quanto dichiara Mario Rusconi, presidente ANP-Lazio, all’ANSA aggiungendo: “da mesi chiediamo che vengano rivisti i criteri delle formazioni delle classi con un massimo di 20 alunni, la creazione di spazi per le scuole dove poter fare didattica, una anagrafe degli edifici scolastici il tracciamento dei contatti, tamponi ripetuti: tutto è rimasto senza risposta”. “Vogliamo che la scuola riapra in presenza ma siamo molto preoccupati: avremmo voluto un aggiornamento del protocollo di sicurezza con indicazioni precise invece tutto viene detto ma niente fatto e si riaprono le scuole. E’ stata sospesa la campagna vaccinale per il personale della scuola ma ci sono forti percentuali in alcune regioni che non hanno raggiunto neppure il minimo delle vaccinazioni. Siamo alle soglie degli esami maturità: chiediamo che per il personale commissioni abbia la seconda dose prima dell’avvio”. Lo dice all’ANSA Elvira Serafini dello Snals dopo l’ incontro tecnico al ministero dell’Istruzione. “Abbiamo chiesto i tamponi salivali, la tracciabilità è necessaria anche sugli studenti ma tutto viene detto e niente fatto. Aspettiamo delle indicazioni precise dal Cts ma verdetto del Cts è ancora atteso e già è stato detto che tutta la scuola riapre. Ci sembra grave”, ha concluso Serafini.  “Non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza di alunni e personale il prossimo 26 aprile anche nelle zone arancioni e rosse. Ma si rischia anche un nuovo anno scolastico con gli stessi problemi senza la revisione dei parametri per formare le classi e la revisione degli organici su cui ci si era impegnati con la sottoscrizione degli accordi”, dice il sindacato Anief, guidato da Marcello Pacifico, al termine dell’incontro.

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