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Maggio,5,2024

IL FUTURO DEI LAUREATI CALABRESI SECONDO LA CISL

“La classifica del Censis sulle università statali italiane vede al terzo posto tra i grandi atenei (da 20 mila a 40 mila iscritti) l’Università della Calabria; al terzo posto tra quelli fino a 10.000 iscritti l’Università Mediterranea; l’Università Magna Graecia non è nelle prime posizioni della classifica generale, ma è al secondo posto per l’indicatore relativo alle borse di studio”. I dati ce li ricorda il segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo. Emergono le attenzioni che le università calabresi hanno per gli studenti, la capacità di accoglienza e la valenza formativa di queste istituzioni. In Calabria, dunque, si può studiare e studiare sul serio. Ed è perciò sempre più urgente agire perché giovani laureati hanno il diritto di scegliere di restare in Calabria, di realizzare qui il loro progetto di vita, di non essere costretti a partire per trovare un lavoro all’altezza delle loro capacità. Si tratta di un enorme capitale umano che, invece di essere valorizzato, lascia la nostra terra per non tornarvi più. Ogni anno dalla Calabria partono 5.000 persone che costruiranno la loro esistenza in altri Paesi o in altre aree della Penisola: uno scandalo cui bisogna porre fine. “Politica, istituzioni, forze sociali – sostiene Russo – sono chiamate a stringere un’alleanza per dare speranza e prospettive a chi ha il diritto di aspirare a costruire il futuro della nostra regione, a impegnare le proprie energie per la crescita di questa terra, a sognare e realizzare una vita migliore per tutti noi”.

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