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Aprile,28,2024

GRATTERI SULLA RIFORMA: PASSI AVANTI, MA L’IMPROCEDIBILITÀ È PECCATO ORIGINALE

“Il passo in avanti è che, soprattutto nel regime transitorio fino al 2025, i termini massimi di 2 anni per l’appello e di un anno per la Cassazione inizialmente previsti sono raddoppiati per i reati ‘ordinari’ e triplicati per i reati con l’aggravante mafiosa. Il tempo maggiore per celebrare i processi di secondo e di terzo grado darà un po’ di respiro e consentirà di definirne di più, prima che scatti l’improcedibilità”. Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’, parlando della riforma della giustizia. Per Gratteri, “è proprio la struttura dell’improcedibilità il peccato originale di questa cosiddetta riforma”. Secondo Gratteri “l’improcedibilità non velocizza” i processi, “anzi li moltiplica incoraggiando le impugnazioni strumentali ad allungare i tempi; si limita a ‘tagliare’ il numero dei processi che potranno concludersi con un accertamento definitivo, vanificando le risorse umane ed economiche investite fino a quel momento, oltre a negare i legittimi desideri di giustizia di tanti cittadini.

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