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Crotone
Maggio,17,2024

GOLGOTA, MESSINA: DISARTICOLATA LA COMPONENTE MILITARE DELLE COSCHE

“Con questa indagine abbiamo disarticolato la componente militare delle cosche di Isola Capo Rizzuto e San Leonardo di Cutro”. Ad evidenziarlo il capo della Direzione centrale anticrimine Francesco Messina, nel corso della conferenza stampa svolta nella Questura di Crotone sull’operazione Golgota condotta dalla Dda di Catanzaro contro le cosche Arena-Nicoscia e Mannolo. Il direttore del Dac, riprendendo le parole del procuratore Nicola Gratteri, ha ribadito la necessità di “pensare ad una massiva attività repressiva per eradicare il fenomeno da questo territorio che è la culla della ‘ndrangheta. Quella di oggi dimostra che siamo sulla strada giusta per liberare il Crotonese dall’oppressione militare delle cosche”. Il direttore del Servizio centrale operativo (Sco) Fausto Lamparello, ha invece sottolineato come dall’attività investigativa sia emerso che “le cosche non si fanno più la guerra ma hanno attivato un patto federativo grazie al quale si dividono gli affari”. Il questore di Crotone Massimo Gambino ha elogiato il lavoro svolto dai suoi uomini, mentre il dirigente della Squadra mobile di Crotone Nicola Lelario è entrato nei particolari. “In questa indagine – ha detto – abbiamo visto svolgersi un romanzo criminale con gli intrecci che svelano alleanze, strategie e mosse delle cosche di Isola Capo Rizzuto e di San Leonardo di Cutro che si spartivano soprattutto il mercato della droga”. Lelario ha anche rivelato alcuni particolari del monitoraggio svolto sui Mannolo – “che avevano a disposizione quantità infinite di stupefacenti da distribuire in tutta la provincia di Crotone” – anche grazie a telecamere poste sulla collina che domina San Leonardo di Cutro grazie alle quali sono stati visti nascondere armi poi puntualmente trovate dalla polizia. Dalle intercettazioni emerge anche la capacità dei clan di avere informazioni sulle indagini nei loro confronti. In particolare, i Mannolo avevano saputo in anticipo dell’operazione Malapianta del maggio 2019 condotta dalla Guardia di finanza.

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